Derubavano le proprie vittime con la "tecnica della monetina": sgominata banda di sudamericani
La Polizia di Stato di Cremona ha sgominato una banda di quattro sudamericani, indagati come presunti autori, a vario titolo, di 35 furti aggravati, attraverso la cd. "Tecnica della monetina", in varie zone del nord Italia.
Tale tecnica criminale, per lo più attuata presso i parcheggi di esercizi commerciali in danno di persone anziane, consiste nel distrarre la vittima lanciando a terra delle monetine e richiamando l'attenzione della stessa, avvisandola di aver perso dei soldi. Approfittando del momento in cui la vittima si accinge a raccogliere il denaro, i complici sottraggono la borsetta precedentemente appoggiata dalla vittima sul sedile del passeggero per poi allontanarsi velocemente. Molto spesso, tali condotte sono seguite dall'indebito utilizzo di carte di credito rinvenute all'interno delle borsette rubate nei momenti immediatamente successivi, prima che la vittima possa bloccare le proprie carte di pagamento.
L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cremona, prende avvio dalla querela presentata da un'anziana signora presso gli uffici della Squadra Mobile per un furto patito nel piazzale di un supermercato cittadino, in cui alcuni soggetti ignoti, distraendola con il citato modus operandi, avevano sottratto la sua borsa dall'autovettura, per poi effettuare un prelievo indebito tramite la carta bancomat della donna.
A seguito di questo episodio, è stato dato avvio all'indagine, sviluppata in primo luogo attraverso lunghi e complessi servizi di osservazione e pedinamento da parte della Sezione Antirapina della Squadra Mobile di Cremona, attività che ha permesso di acquisire specifici elementi a carico di un gruppo di soggetti di origine sudamericana, già gravati da alcuni pregiudizi per reati della medesima specie.
Proprio sulla scorta degli elementi acquisiti, nell'ambito di uno dei servizi di osservazione e pedinamento, nel maggio dello scorso anno, la Squadra Mobile di Cremona ha tratto in arresto in flagranza di reato due soggetti sudamericani, per i reati di furto aggravato, resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.
Infatti, gli investigatori, a bordo di un'autovettura con colori civili e di una moto, hanno notato una vettura sospetta con a bordo tre soggetti sudamericani, che si aggirava furtivamente nei pressi del parcheggio dell'Ospedale di Cremona, dirigendosi poco dopo verso Brescia. I poliziotti, che hanno deciso di proseguire nel monitoraggio, hanno osservato l'autovettura avvicinarsi a ben 4 parcheggi di diversi supermercati, fino a quando, nei pressi di un supermercato di Manerbio, la macchina si è fermata accanto alla vittima accuratamente individuata, mentre la stessa era intenta a collocare la spesa nel bagagliaio della propria autovettura.
A quel punto, i criminali hanno attuato la tecnica della monetina, depredando l'anziana signora. Immediatamente, i malviventi si sono dati alla fuga, seguiti dalla macchina della Squadra Mobile che ha intimato più volte l'ALT, anche con i dispositivi acustici di emergenza. Dopo un inseguimento ad altissima velocità, i poliziotti sono riusciti ad affiancare l'autovettura dei criminali, non senza difficoltà a causa degli speronamenti subiti. L'inseguimento è continuato per qualche chilometro, finché i fuggitivi hanno imboccato una strada chiusa e, costretti ad arrestare la corsa, hanno tentato la fuga a piedi. Nell'occasione, due soggetti sono stati prontamente inseguiti e fermati dai poliziotti, che, tuttavia, durante la colluttazione, a causa della strenua resistenza, hanno subito delle lesioni guaribili rispettivamente in 5 e 20 giorni, con una frattura del dito di una mano.
L'attività di indagine coordinata dalla Procura di Cremona si è sostanziata in un'attenta analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza acquisite, nonché in un'analisi delle scie telematiche lasciate dagli indagati, che hanno consentito di acquisire ulteriori riscontri nei confronti degli indagati, dediti alla commissione di reati con un modus operandi caratterizzato da elevate capacità di cernita delle vittime e dei luoghi più adatti.
I medesimi, tra l'altro, sono stati deferiti alle competenti Procure della Repubblica in quanto indiziati di essere presunti autori di ulteriori 25 episodi di reati contro il patrimonio, commessi in varie zone del nord Italia sostanzialmente con tecniche analoghe a quelle riscontrate dagli investigatori, nei confronti di soggetti fragili, isolati e nei pressi di parcheggi pubblici.
La Squadra Mobile di Cremona ha eseguito la misura della custodia cautelare in carcere disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari di Cremona nei confronti di uno dei due soggetti arrestati, uomo di 30 anni, già gravato da numerosi precedenti di polizia per reati della medesima specie, in Italia senza fissa dimora, il quale, attualmente si trova ristretto in carcere a Brescia.
L'ordinanza cautelare disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari di Cremona, pertanto, ha aderito alla ricostruzione investigativa di diversi episodi delittuosi commessi in soli 6 mesi nel territorio della provincia di Cremona dai complici.
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