Domani alle 17,30 a Palazzo Comunale l'"Omaggio a Giampiero Neri"
Si terrà sabato 17 febbraio alle ore 17,30 presso la Sala della Consulta a Palazzo Comunale (Cremona, ingresso da piazza Stradivari 7) l’incontro «Omaggio a Giampiero Neri», organizzato dalla Società dei Militi e dedicato al «maestro in ombra» della poesia italiana (come lo definì il critico Maurizio Cucchi) a un anno dalla sua scomparsa. Per omaggiare l’ultimo grande maestro della poesia italiana del Novecento, verranno presentate due raccolte fondamentali pubblicate da Neri per Edizioni Ares: «Utopie», l’ultimo libro di Neri, pubblicato postumo e scritto nelle ultime settimane di vita del maestro, un vero e proprio testamento umano e poetico, una lettera d’addio piena di affetto e della grande umanità del poeta; «Teatro naturale» ripubblicato da Ares dopo la storica edizione per Lo Specchio Mondadori nel 1998 e presentato in anteprima assoluta proprio sabato a Cremona. Interverrà Alessandro Rivali, direttore di Edizioni Ares e poeta, nonché allievo prediletto di Neri. Nel gennaio 2023 Neri è stato anche nominato Socio Onorario della Società dei Militi per aver valorizzato, attraverso la sua poesia, gli ideali della vita di provincia e l’amore per il mondo e per la vita.
La poesia di Neri
Dalla poesia, praticata dagli anni ’70 con il suo tardivo esordio con «L’aspetto occidentale del vestito», si sposta sempre di più, negli ultimi decenni, sulla forma della prosa lirica, come testimoniano le sue ultime raccolte – pubblicate da Edizioni Ares – «Da un paese vicino», «Piazza Libia», «Un difficile viaggio», «Un insegnante di provincia» e «Utopie» (postumo). Uomo autenticamente e orgogliosamente «di provincia», viveva a Milano, in piazzale Libia, a pochi minuti a piedi da Porta Romana, ormai da molti anni. Diceva: «Quelli in provincia sono stati gli anni più belli della mia vita», ma in piazzale Libia, con i suoi duecento alberi – da lui contati personalmente –, aveva trovato la sua piccola oasi nascosta nel frastuono della metropoli. Così la sua terra natìa, la sua amata provincia, sono diventati oggetto della sua poesia, teatro vivo della memoria. Si dice che, quando si invecchia, riaffiorino i ricordi più lontani: nei suoi ultimi scritti, Neri dipinge a vivide pennellate il suo passato con straordinaria e commovente lucidità. Virgilio contemporaneo, i suoi testi trasudano empatia e attenzione ai vinti della storia e della vita, attraverso una scrittura priva di fronzoli e barocchismi, semplice ma profonda: una continua indagine della verità della vita.
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