Don Michele Martinelli, sacerdote soncinese, nominato assistente ecclesiastico nazionale della Fuci
Nuovo importante incarico a livello nazionale per don Michele Martinelli. Il sacerdote originario di Soncino, che dal 2023 è assistente ecclesiastico centrale del Settore Giovani dell’Azione Cattolica Italiana, assume ora anche il ruolo di assistente ecclesiastico nazionale della Fuci, la Federazione universitaria cattolica italiana. La nomina è stata ufficializzata al termine dei lavori della sessione autunnale del Consiglio Permanente della CEI, che da lunedì 22 a mercoledì 24 settembre si è svolta a Gorizia.
Don Michele Martinelli, soncinese classe 1983, è stato ordinato sacerdote il 13 giugno 2009 nella Cattedrale di Cremona dal vescovo Dante Lafranconi. Ha iniziato il proprio ministero come vicario parrocchiale a Cremona, nella parrocchia di San Sebastiano, insegnando anche religione in due licei della città: il Vida e la Beata Vergine. Nel 2017, inoltre, ha assunto l’incarico di assistente del Settore Giovani dell’Azione Cattolica di Cremona e dal 2018 anche quello di assistente regionale del Settore Giovani dell’Azione Cattolica della Lombardia. Incarichi, quelli nell’AC, che ha mantenuto anche dopo il trasferimento a Rivolta d’Adda, dove dal 2019 è stato vicario parrocchiale. Dal 2023 si trova a Roma come assistente ecclesiastico centrale del Settore Giovani dell’Azione Cattolica Italiana. In questi anni, inoltre, ha intrapreso gli studi in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Gregoriana.
LA FUCI
La Fuci è una federazione di gruppi universitari che, con lo stesso sentire e con uno stile condiviso, vogliono vivere l’università come luogo di crescita umana e spirituale con impegno e positività. La Fuci vuole educare i giovani universitari attraverso lo strumento della carità intellettuale a una spiritualità autentica e condivisa, per formare cittadini responsabili, qualunque sia il loro campo di impegno, grazie a una formazione culturale a tuttotondo.
Quella della Fuci è una storia lunga più di 120 anni, che ha le proprie origini già alla fine dell’Ottocento, quando il mondo universitario cattolico italiano viveva a fatica e con difficoltà la propria esperienza negli atenei italiani e i circoli universitari cattolici erano ancora pochi e scarsamente collegati fra loro.
La Federazione riprende vita e animo nel periodo tra le due guerre mondiali, in particolare con la nomina ad assistente nazionale di mons. Giovanni Battista Montini, futuro Papa Paolo VI. Montini educò gli universitari cattolici all’apostolato verso gli altri, alla cultura, adoperandosi per una vera rifondazione spirituale e intellettuale della Federazione, opponendosi al regime Fascista che stava nascendo in Italia.
Nel secondo dopoguerra la Federazione è protagonista del dibattito ecclesiale e culturale: dapprima nella ricostruzione del Paese e poi nei due grandi eventi che segneranno questo tempo: il Concilio Ecumenico Vaticano II e i movimento del ’68.
Molti ex fucini presero parte ai lavori dell’Assemblea Costituente spendendosi largamente per la vita politica della Nazione.
Negli anni 90 dello scorso secolo la Federazione ha dato un contributo importante al cambiamento politico che stava avvenendo con la fine della cosiddetta Prima Repubblica.
Ad oggi la Fuci continua ad avere un ruolo attivo nella vita culturale ed ecclesiale del Paese, ma sopratutto delle Università: la sfida epocale che ha cambiato le Università, il passaggio al sistema di laurea triennale e magistrale, l’europeizzazione e l’internazionalizzazione degli studi sono tra le sfide più importanti che la Federazione ha affrontato e dovrà ancora affrontare. (www.diocesidicremona.it)
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