Due aziende cremonesi del settore agroalimentare studiate nei 'Casi di Marketing' di Smea: Oleificio Zucchi e Nuova Ruggeri. Progetto a doppia valenza che collega università e mondo del lavoro
Studenti ed aziende in sinergia per lo studio 'Casi di Marketing' nel master in agrifood business di Smea, che collegano il mondo economico alla formazione in aula. Da un lato abbiamo aziende agroalimentari che forniscono input a studenti i quali, dall’altro lato, analizzano in team il singolo caso e formulano un piano ad hoc da presentare al management.
«Il programma Casi di Marketing – ci spiega il professor Franco Torelli, docente Smea e responsabile del progetto formativo – consiste nel far analizzare a gruppi di studenti una problematica aziendale, un settore di attività, il lancio di un nuovo prodotto o altri casi del genere. Ogni gruppo si rapporta con un'impresa committente, alla quale presenterà poi i risultati ottenuti dopo alcuni mesi di lavoro, con la descrizione di linee guida sulle strategie da attuare e con proposte di soluzione del problema affrontato».
Due le aziende del territorio coinvolte nel progetto: i “Casi” di quest’anno infatti hanno preso in esame due attori di primordine del settore agroalimentare cremonese: Oleificio Zucchi e Nuova Ruggeri.
«Per entrambi – sottolinea il professor Torelli – si è trattato di strutturare una strategia di comunicazione, soprattutto digitale. Nel caso di Zucchi in riferimento al lancio di un nuovo prodotto, mentre per Nuova Ruggeri l'obiettivo è stato quello di analizzare gli strumenti per accrescere la consapevolezza del consumatore su alcuni prodotti aziendali, anche attraverso i social media».
«Si tratta di veri e propri project works – ci spiega il professor Stefano Boccaletti, direttore del Master Smea – con i quali vengono fatte analizzare a gruppi di studenti diverse problematiche aziendali, che ruotano attorno alla politica e al posizionamento di marketing di una impresa. La finalità, dunque, è doppia – prosegue Boccaletti – nell’ambito del Master si cerca di individuare tematiche che presentino spiccate qualità didattiche per gli studenti ma anche significativi e concreti ritorni progettuali per l’azienda. In questo modo, si tratta di un’attività che partendo dalla formazione sfocia nell'ambito della cosiddetta "terza missione" dell'Università Cattolica a Cremona, che implica un rapporto biunivoco e proficuo tra Ateneo da un lato e mondo economico territoriale dall’altro».
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