E' improvvisamente mancato Giorgio Bonali, ex sindacalista, fondatore del Coro 68 con don Dante e del Gruppo Studio di Teatro
E’ improvvisamente mancato all’età di 83 anni Giorgio Bonali, ex sindacalista e storico collaboratore del quotidiano “Cronaca” ed oggi di “CremonaSera” per cui curava la rubrica “Il baule dei ricordi”. Per ricordarlo, continueremo a pubblicare quelli che aveva già preparato. Giorgio se n’è andato in una settimana, dopo una malattia fulminea. Descriverne l’attività, le varie passioni che lo hanno animato, dalla ricerca storica al giornalismo, all’attività teatrale e musicale, è difficile anche per uno che, come me, lo ha conosciuto ormai tanti anni fa, fin da quando, bambino, frequentava il campetto di calcio e le austere aule del catechismo del circolo “Silvio Pellico”, a cui Giorgio è sempre rimasto legato. Lo ha dimostrato anche in questi giorni con lo splendido ricordo dei giorni di Natale e di don Carlo Boccazzi. Nato il 24 ottobre 1938, Giorgio è stato per molti anni dipendente dell’Enel e, in tale ruolo, per una decina di anni anche rappresentante sindacale nelle fila della Cisl, tra Cremona e Milano. Cresciuto al Silvio Pellico, fin da giovane è stato animatore e protagonista della scena teatrale dilettantistica cremonese: all’inizio degli anni Sessanta sul palco del teatro del convento dei Frati Cappuccini di via Brescia, fucina di tanti giovani attori, poi con il Gruppo Amatori del teatro che per anni ha rappresentato l’unica esperienza teatrale, prima della rinascita dalla compagnia Carini al Teatro Filodrammatici. E’ stato uno dei protagonisti, nel 1966, della nascita del Gruppo Studio di Teatro, fin dalle prime prove al teatro del circolo Zaccaria dei padri Barnabiti. Qualche anno, dopo, con don dante Caifa, è riuscito a concretizzare anche l’altra sua grande passione per il canto, fondando il “Coro 68”, da cui ha avuto origine il Coro Polifonico Cremonese, di cui è stato indiscusso protagonista e animatore, fino al momento del suo scioglimento. Molto attivo nella sua parrocchia di Sant’Agata, solo negli ultimi tempi aver dovuto forzatamente ridurre il suo impegno a causa di un fastidio e problematico intervento al ginocchio che lo aveva costretto ad una inattività forzata. Di grande bontà d’animo, talvolta finto burbero come può esserlo un gigante buono, schivo e discreto, ma sempre disponibile, era dotato una gran bella penna, da grande giornalista, che ha sempre messo a disposizione degli amici che glielo chiedevano. Soprattutto a noi di “Cronaca”, dove amava sostare e conversare, respirando l’aria della redazione. Poi, proprio il giorno dopo Natale, la notizia della sua improvvisa scomparsa, che ci lascia sgomenti. Lascia la moglie Françoise Fiquet, con cui era sposato dal 1969, e i due figli. Un abbraccio dalla redazione e dal direttore Mario Silla. I funerali si terranno nella chiesa di Sant’Agata in data da destinarsi.
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commenti
Jim Graziano Maglia
26 dicembre 2021 13:49
Un tremendo colpo al cuore,una di quelle notizie che non vorresti mai sentire.Il grande umanista Giorgio
come personalmente l'ho sempre conosciuto ed apprezzato, ci ha lasciati! Ai suoi familiari ,alla cara Françoise,amici e colleghi vari,il mio personale ed emozionato abbraccio, certo comunque che sin da ora il grande Giorgio siederà accanto alla Sua Eterna Luce.
Giuliana chiti
26 dicembre 2021 16:46
Caro Fabrizio ti ringrazio per aver tracciato come tu sai fare la figura di Giorgio , trent’anni insieme nelle iniziative del nostro coro e nella vita di tutti i giorni siamo agli sgoccioli , dei primi quindici pochi ci sono ancora ma con una grande gratitudine per ciò che abbiamo compiuto insieme . Giuliana Grazie ancora .