8 ottobre 2023

E in Uruguay c'è la carne e perfino l'ossobuco "Stradivarius" a siglare la perfezione tra grasso e proteine

Metti una sera a cena con Antonio Stradivari. A pensarci bene potrebbe essere un nuovo modo per scoprire parte della storia cremonese e magari ritrovare i gusti culinari di uno tra i liutai cremonesi più famosi; perché con “metti una sera a cena con Antonio Stradivari” non ci riferisce solo a quelle specialità culinarie cremonesi e non che tre secoli fa addobbavano la tavola del Maestro, ma si può andare ben oltre, fino a creare una vera e propria serata a tema. Il materiale, di tutti i tipi, abbonda in vari angoli del globo e così, oggi, prenderemo in considerazione solo uno dei passaggi di questo immaginario conviviale con l'uomo che ha cambiato la storia della liuteria. Il resto vedremo più avanti se renderlo parte di questo piccolo, e magari infattibile, progetto. Il logo ha un colore e una forma che i cremonesi riconosceranno facilmente. Il nome dell'azienda, di suo, aggiunge la certezza che, dietro ad una attività commerciale, ci sia lo “zampino” di uno dei cittadini cremonesi più illustri quell'Antonio Stradivari che faceva violini a Cremona. L'azienda non è esattamente a Cremona, diciamo che servono circa 12 ore di volo per trasferirci tra i pascoli e i colori dell'Uruguay, dall'aeroporto ci dobbiamo spostare nella capitale Montevideo e fermarci al civico di Libertad 2485. Un normale viaggio commerciale come quelli che fanno decine di persone al giorno ma, davanti a quell'indirizzo, basta alzare lo sguardo e trovare quella parte di Cremona che, bene o male, qui tutti conoscono. L'azienda in questione si chiama Stradivarius, il logo riporta parte del profilo di un violino e la famosa “effe” che caratterizza ogni strumento. Il colore del logo ricorda quello che rende i violini del Maestro così vivi e unici, ma la Stradivarius di Montevideo in questione è, e orgogliosamente, produttrice di carni bovini con l'immenso numero di tagli disponibili. La storia di questa azienda fa capo al concetto di offrire carni qualità eccezionale, dove l'alimentazione dei bovini avviene solo con l'erba degli immensi pascoli che dipingono i profili dell'Uruguay. Gli allevatori sono scelti con cura in modo che venga garantito anche lo standard del benessere animale richiesto dalla Stradivarius per poter offrire pietanze che siano caratterizzate dai sapori che solo certi tipi di carne possono offrire. Non è un passaggio da poco quella della Stradivarius, se le carni bovine sudamericane sono conosciute per la loro pregevolezza a Montevideo hanno deciso di renderle ancora più raffinate. La Stradivaius Beef uruguaiana è cresciuta nel tempo, oggi, a circa 20 anni dalla sua fondazione, ha aperto una filiale anche negli Stati Uniti dove i suoi prodotti hanno trovato progressivamente spazio perché, secondo le scelte attuate dalla azienda, offrono prodotti più sani e apprezzabili rispetto a vari standard. I pascoli ricchi di verde e di acqua corrente dell'Uruguay sono il terreno migliore per allevare bovini che hanno bisogno di spazio e di una natura esente da contaminazioni, contaminazioni che, secondo i video prodotti per raccontare la storia della compagnia, potrebbero non far raggiungere i canoni commerciali richiesti. Proprio in questo rapporto unico tra la qualità e l'elevato standard richiesto nasce il nome Stradivarius, come gli archi creati a Cremona secoli fa ancora oggi hanno sonorità uniche così i tagli di carni prodotti a Montevideo danno origine a sapori e piatti di una qualità superiore. La Stradivarius, con il titolo di Black Label Beef – in pratica una identificazione in grado di soddisfare al meglio il rapporto tra grasso e proteine della carne - ha sviluppato anche ricette legate alla carne Stradivarius che, per coloro che fossero interessati, si trovano tranquillamente su Youtube. L'osobuco Stradivarius, con una sola esse forse per ragioni fonetiche, la Picana o il Bife Angosto .- da noi conosciuto come lombata - Stradivarius vengono proposte con differenti cotture e differenti condimenti a seconda del palato dei loro consumatori, portando il nome di Antonio Stradivari in varie parti del continente americano.

Metti una sera a cena con Antonio Stradivari, magari con l'accoppiata dei prodotti culinari – ma non solo - tipici cremonesi potrebbe essere un'idea; come ogni idea forse non attuabile ma di certo, vista l'enorme cassa di risonanza del nome del liutaio cremonese in tutto il mondo, un modo diverso per unire la storia della Cremona secondo diversi punti di vista.

Marco Bragazzi


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