Ecco "Fragili Rive". L'artista Ettore Favini racconta come è nata l'installazione da oggi sotto la Galleria: "E' un nuovo progetto e vuole sensibilizzare sulla fragilità del nostro fiume e sul clima"
"Proprio i Romani furono convinti a erigere qui una città, in riva al fiume Po che bagnava i raccolti rendendola una zona ideale a far sorgere un luogo fiorente. Oggi questo fiume è fragile, e quest'opera vuole sensibilizzare i cittadini al tema del nostro fiume ma dei fiumi in generale ed ancor più ampiamente al tema del riscaldamento climatico" spiega l'artista Ettore Favini, autore dell'opera mentre ne sta terminando il montaggio al centro della Galleria. ""Fragili Rive", questo è il titolo, vuole portare un elemento di attenzione nel cuore della galleria che è sempre stata luogo di passaggio e che dovrà a tornare luogo cardine dei cremonesi" continua Favini.
Questa installazione fa parte di un nuovo progetto che sostituisce interamente quello precedente esposto dall'Architetto Corbari che prevedeva ai due ingressi proiettori a led e fronde caduche, non ritenuto più congruo e quindi è stato cambiato. "La struttura è in alluminio - prosegue l'artista - materiale riciclabile per eccellenza, verniciato a fuoco di blu-azzurro, una delle tante sfumature del fiume che speriamo torni ad essere quella prevalente. Sarà retroilluminato e la sera, grazie a un sistema di luci a led a bassa tensione con l'ausilio di un sensore crepuscolare, illuminerà la volta della Galleria di blu creando un suggestivo effetto evocativo. L'installazione temporanea pubblica resterà qui per tre anni, l'anno prossimo farà infatti parte del percorso di Art Week" conclude il padre dell'opera.
"Fragili Rive" prende spunto dall'opera, una grande tenda su cui è raffigurato il Po con i suoi affluenti, già esposta nella Cremona Art Week 2023 in Palazzo Comunale ed ora materializzata nel progetto sotto la Galleria XXV Aprile.
A breve la conferenza stampa di presentazione alla cittadinanza del progetto.
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commenti
harry
26 giugno 2023 16:23
I cittadini sono già sensibili. E' necessario sensibilizzare all'ambiente e al riscaldamento climatico chi cementifica a gò gò alla faccia del consumo di suolo.
François
27 giugno 2023 10:57
Pienamente d'accordo.