Ecco il nuovo volto dei giardini di Piazza Roma. Posata la cancellata attorno alle Naiadi. Ultimate le aiuole del lato sud con nuove essenze, terra rossa e un impianto di irrigazione nascosto
In fase di ultimazione questo pomeriggio la posa della cancellata che circonda la statua delle Naiadi. Ancora niente acqua. "Stiamo verificando la situazione perchè al nostro proposito di ripristinare anche il flusso d'acqua si opporrebbe un documento, un po' datato (ancora prima del primo mandato Galimberti), che vincolerebbe a non riaccendere la fontana per preservare l'integrità della statua." ci spiega l'assessore Luca Zanacchi durante il suo sopralluogo ai lavori. "Stiamo facendo le dovute verifiche sulla possibilità o meno, quindi, di riattivarla e riportarla all'antico splendore. Intanto stiamo lavorando sul progetto della grande fontana centrale dei giardini, il cui progetto si aggira attorno ai 60 mila euro."
La fontana delle Naiadi, lo ricordiamo, è stata realizzata dal celebre artista Giovanni Seleroni, già attivo nella decorazione della facciata della chiesa di Sant'Agata. Le figure scoprono quasi senzo pudori le loro grazie femminili, fatto inconsueto per un luogo pubblico e motivato dall'originaria destinazione dell'opera. Il gruppo scultoreo era stato creato per il giardino privato di Emilio Biazzi, successivamente il Comune in occasione dell'Esposizione Industriale-Artistica chiese in prestito l'opera per poi acquistarla qualche anno dopo. Il valore artistico della composizione, la nudità delle donne espressa senza veli e con un linguaggio realistico dalle linee morbide e sinuose supera la controversia morale e porta alla decisione di collocare la scultura nel giardino allo scopo di deliziare il luogo ameno.
Nuova vita anche alle aiuole del lato sud dei giardini in cui l'impresa ha rimosso il malfunzionante ed antiestetico impianto di irrigazione sostituendo il fondo con la terra rossa già utilizzata ai piedi della statua di Amilcare Ponchielli, oltre che a nuove essenze ideali, a bassa richiesta manutentiva e a basso fabbisogno idrico. Nascosto ma presente anche il nuovo impianto di irrigazione. Un bel colpo d'occhio, soprattutto nei pressi della pietra tombale di Antonio Stradivari dove la cornice è tornata a rendere dignitosa giustizia al nostro illustre concittadino liutaio. Si proseguirà nel medesimo modo anche nelle altre aiuole che aggiungendosi ai grandi vasi ridipinti e alle statue riportate all'antico candore saranno sicuramente quel che l'assessore Barbara Manfredini a inizio lavori definì "un buon biglietto da visita per l'accoglienza di cremonesi e turisti".
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commenti
Manuel
10 gennaio 2024 17:13
Alla base delle aiuole hanno steso lapilli, non terra rossa. Questa soluzione esclude l’uso del decespugliatore come mezzo di contenimento le erbacee spontanee, il che potrebbe essere anche interessante e meno traumatico sia per vegetali, che animali, ma impone una più frequente manutenzione tramite zappa, motozappa a raschio, estirpazione manuale. Altra soluzione gradita ad amministratori ed imprese del verde, la programmata, periodica nebulizzazione con diserbante (solitamente il temuto Roundup), ma la massiccia frequenza di cittadini sconsiglierebbe l’uso... e forse è ancora vietato in ambienti urbani o altamente fruiti.
Elisa
10 gennaio 2024 18:52
I tre grandi vasi sono stati rozzamente ridipinti con vernice grigia perdendo l'originale cromia verde che imitava l'ossidazione del bronzo e che era molto più armonicamente inserita nel contesto del giardino. Con quella vernice grigia si dipingono le ringhiere dei balconi! Oltretutto si intravedono a rilievo tutte le lacune del precedente colore rimaste al di sotto. Era meglio lasciare i vasi com'erano piuttosto che ridurli così! Parecchi anni fa il recupero dei manufatti presenti nel giardino era stato affidato a delle restauratrici! E l'iscrizione che ricorda la chiesa di San Domenico posta sul piedistallo del vaso sul lato est? Sembra ripassata a pennarello da un bambino...
Piuttosto che fare interventi del genere non fateli...