Ecco il progetto vincitore del concorso per il nuovo ospedale di Cremona dell'architetto Mario Cucinella
Ecco svelato il nuovo ospedale. E' in corso la presentazione del progetto vincitore del concorso internazionale per il nuovo ospedale. Ecco nella relazione dell'architetto Mario Cucinella l'idea del nuovo ospedale.
"Sarà una “città nella città” dove molteplici funzioni e relazioni trovano spazio in un’unica infrastruttura complessa.
L’edificio, sviluppato su sette livelli fuori terra, è suddiviso in due corpi principali che si connettono a livello 00, in corrispondenza con il principale accesso sanitario: un cuore centrale, caratterizzato dalla piastra tecnologica che accoglie il blocco operatorio diviso in quattro settori (emergenza, cardiovascolare, multifunzionale, chirurgia minore), e una struttura in elevazione caratterizzata dalla presenza di servizi sanitari a media/bassa tecnologia.
Partendo dalla concezione dell’utente quale centro del sistema ospedaliero, la progettazione avviene attraverso principi di empatia, creatività e comprensione delle esigenze della persona in cura, dello staff sanitario e dei visitatori, per garantirne alti livelli di benessere. Questo è possibile anche grazie all’ottimizzazione di parametri che, come evidenziato dai più recenti studi in tema di Evidence-Based Design, hanno una ricaduta sul decorso dei pazienti e sulle performance del personale sanitario, quali l’illuminazione naturale, il rapporto con la natura, i livelli di rumore negli ambienti e la qualità dell’aria".
Il Parco della Salute
Nuovo tassello nel paesaggio per la città di Cremona, è un punto di riferimento per la comunità, animato da spazi di socialità e luoghi introspettivi per la cura e il benessere fisico e mentale. Al contempo, rappresenta un ambito di naturalità e di biodiversità urbana.
È caratterizzato da tre elementi:
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bosco climatico, un sistema naturale che abbraccia l’Ospedale, caratterizzato da percorsi verdi che legano una sequenza di attività terapeutiche per i residenti e gli utenti dell’ospedale, alternate a zone di biodiversità animale e vegetale. Qui è possibile beneficiare di una terapia psico-fisica del tutto naturale, grazie ad attività quali la meditazione e la contemplazione, il Forest Bathing e Barefooting, spazi di lettura singola e collettiva all’aperto, e una Food Forest comunitaria;
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anello vitale, un percorso caratterizzato da spazi per le attività ludico-sportive e per l’interazione sociale, in dialogo con gli elementi architettonici pubblici e del complesso ospedaliero;
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anello rurale, un ampio sistema naturale a prato caratterizzato da uno specchio d’acqua centrale come punto cardine dell’intero Parco. Un luogo per eventi e attività. (Seguono gli aggiornamenti)
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commenti
Maurizio
30 novembre 2023 18:14
Si....ma al di la degli enunciati enfatici...da quello che si capisce e' che ci sono i vari servizi di emergenza e poi un unico repartone dove si alternano gli specialisti...poveri noi se ne avremo bisogno
Michele de Crecchio
30 novembre 2023 23:39
Mah! Dalla "padella" temo che siamo caduti nella "brace" (sia pure presentata con tutti gli artifici consentiti dalle moderne tecniche di disegno assistito da computer)!
La constatazione più facile da fare è quella che il progetto vincitore (come, peraltro, anche gli altri quattro progetti ammessi al giudizio finale della giuria) sembra aver fatto radicalmente "giustizia sommaria" della assurda proposta iniziale di "miniaturizzare" il nostro Ospedale Maggiore, sostituendola con una soluzione di ben maggiore respiro, come sembra di potersi dedurre dalla proposta di planivolumetrico presentata.
Sintetizzando una prima impressione, mi permetterei di affermare che siamo passati dalla ipotesi di realizzare un ospedale "valigetta" a quella di costruire un ospedale "colosseo"!
Quanto agli specifici contenuti del nuovo progetto, temo soprattutto che non siano stati forse ben valutati i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria della futura nuova e delicatissima struttura.
Mi lascia, in particolare, anche molto perplesso la soluzione adottata per le camere di degenza e, in particolare, se ho ben capito, la scelta di lasciarne l'interno sempre liberamente visibile dai corridoi.
Decisamente inopportuna mi è parsa, infine, la ipotesi di realizzare sul tetto della nuova struttura una pista pedonale liberamente accessibile dalla cittadinanza. Tutto il progetto mi è sembrato, peraltro, arricchito di contenuti teoricamente affascinanti, ma problematici, nella realtà, da realizzare e mantenere efficienti. Se una certa dose di "utopia" è sicuramente apprezzabile in una tesi universitaria, mi lascia molto perplesso vederla inserita in un progetto destinato ad essere effettivamente realizzato.
Bebo
1 dicembre 2023 07:17
Il laghetto centrale serve per l'allevamento di zanzare?
Enrico Gnocchi
2 dicembre 2023 11:50
domanda semiseria: c'è qualche esperto di grafica al computer che sa calcolare la dimensione del "laghetto/bodrio" ? teniamo presente che Cucinella ha detto che all'interno dell'anello/buconero del nuovo ospedale ci sarà una mitigazione della temperatura di 3°-4° C e, se non ricordo male la termodinamica, per arrivare a questo abbassamto di temperatura occorre una massa d'acqua decisamente grande... non so quanto grande, forse lo dovremo chiedere ad un fisico di fama com'è il nostro sindaco Gianluca Galiberti...
Daniro
1 dicembre 2023 10:08
Migliorare i servizi e modernizzare le strutture pubbliche è sicuramente meritevole. Mi domando solo quanto tempo ci vorrà per prenotare una visita specialistica al nuovo Parco della Salute. I tempi d'attesa li trascorreremo meditando ai bordi del laghetto o contemplando l'anello vitale svolgendo nel frattempo attività ludico sportive? Certo anche gli eventi previsti nei prati e spazi umidi aiuterà a passare il tempo, si potrà sempre dare il mangime alle anatre.
Manuel
2 dicembre 2023 07:16
Il sarcasmo, in questo caso, stimola la riflessione: è il pepe sul risotto fumante. Stucchevole invece la risposta piccata di alcuni sindaci il comprensorio, incapaci di soffermarsi su questioni così basilari ed obnubilati dal pifferaio di turno. Mangiafuoco non è interessato a domande ovvie e questioni semplici, bensì ad accontentare il miglior appaltatore, il prescelto.