Erba alta e incuria: ecco come si presenta Cremona a chi scende dal treno nella stazione cittadina. Di notte bivacchi e risse, il quartiere sotto scacco
Di notte i residenti non dormono per gli schiamazzi, le risse e i bivacchi. Di giorno la situazione non migliora e l'erba alta fa bella mostra di sé a chi arriva a Cremona. Stiamo parlando della stazione ferroviaria della città, ormai divenuta terra di nessuno. I cespugli che arrivano ben oltre i confini delle aiuole e giungono fino alla strada e l'erba sui marciapiedi non aiutano la percezione di chi, per dovere o per esigenza, deve frequentare quella zona. La notte poi è ancora peggio. Nei pressi delle vetrine della concessionaria, ai giardini della stazione e sotto le tettoie delle biciclette, gruppi di persone svolgono le proprie attività di spaccio bivaccando con bottiglie di alcolici, poi regolarmente abbandonate sul posto. Non mancano anche le risse, degno corollario del clima che si respira nel quartiere. Intervenire ormai non è solo suggerito, è un imperativo. I cittadini non meritano di essere ostaggio di delinquenza e malavita.
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commenti
Luigi
14 settembre 2024 13:32
Che schifo.
Aspettiamo i commenti di quelli a cui piace la situazione perché tanto è così anche nelle altre città'.
Gianluca
14 settembre 2024 14:00
Parlatene con il primo cittadino, che ha promesso discontinuità rispetto alla giunta precedente, dove lui c’era peraltro. Tutto uguale a prima se non peggio. Complimentoni.
Manuel
14 settembre 2024 17:57
Ribadisco alla nausea: si può anche riprovare a riattivare servizi pubblici locali, perché l’esternalizzazione sta mostrando tutti i suoi limiti; importante vera trasparenza nelle assunzioni, senso delle istituzioni, voglia di lavorare, formazione da parte di dirigenti ed operai.
Esperienza personale, mi convince che sia meglio stipendiare certi soggetti a stare a casa, piuttosto che averli tra i piedi sul lavoro.
François
16 settembre 2024 10:35
Diamogli tempo: è necessario prima nominare un Consulente che stabilisca chi deve procedere allo sfalcio, se Ferrovie, Poste o Comune, dopodiché una bella gara per individuare chi dovrà eseguire il lavoro, la ditta, prima di dichiarare fallimento, avrà nel frattempo chiesto un adeguamento del costo dell'operazione. Forse tra 5 anni...
Carlo
14 settembre 2024 18:10
È fatto per le farfalle… ignoranti
Michele de Crecchio
14 settembre 2024 21:30
Muoversi poi, andando verso il centro cittadino, utilizzando la via Palestro, riserva, anche di giorno, sgradevoli sorprese ambientali, soprattutto sul lato sinistro. Se la facciata di San Vincenzo è stata recentemente ben restaurata, il resto dell'arredo urbano è infatti davvero sgradevole. Il massimo del disagio ambientale lo si raggiunge però all'altezza della via Goito, dove l'osceno "guasto urbano" determinato dalla inconsulta demolizione del Supercinema ha prodotto una strampalata piazzetta, tanto indecorosamente intitolata al compianto Mario Coppetti che, se potesse vederla, certamente si rivolterebbe indignato nella tomba!
harry
15 settembre 2024 10:31
E il mantenimento della biodiversità, come a Milano, conta nulla?