Europa Galante fra sacro e profano al Monteverdi Festival
Concerto assai riuscito è stato quello di domenica 16 giugno nella Basilica di San Michele Vetere, gremita in occasione dell’atteso concerto di Europa Galante, fra i gruppi più acclamati e più premiati a livello internazionale nel repertorio barocco eseguito con strumenti d'epoca. Il programma musicale celebrava il legame tra Cremona e Venezia attraverso la produzione sacra monteverdiana e le sonate “profane” di Dario Castello, legato a Monteverdi da un sodalizio professionale presso la Basilica di San Marco a Venezia. Entrambi i compositori furono sostenitori del cosiddetto 'stile moderno', che enfatizzava le melodie espressive, i contrasti drammatici, l'ornamentazione elaborata. La produzione monteverdiana della Selva morale e spirituale e dei Mottetti, intervallata alle Sonate concertate in stil moderno di Castello, si chiudeva con la Messa a quattro voci et salmi concertati.
Europa Galante ha confermato le alte aspettative quanto a maestria inventiva, virtuosismo e meticolosa attenzione ai dettagli. Alla guida dell’ensemble c’era, come sempre, il suo fondatore, il direttore e violinista Fabio Biondi, tra i massimi esponenti del repertorio antico. Lunghi applausi da parte del folto pubblico agli strumentisti e ai quattro cantanti: Carlotta Colombo (soprano), Elena Carzaniga (mezzosoprano), Giacomo Schiavo (tenore) ed Eugenio Di Lieto (basso).
Foto Gianpaolo Guarneri/Studio B12
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