Eurospar, notte di lavoro. La grande distribuzione non si ferma: sulla Paullese arriva l'IperTosano, altri store all'ex Armaguerra, alla Centrale del latte. Si torna a discutere della Gaspardo
Si è lavorato fino a notte all'ex Snum per allestire il supermercato Eurospar che aprirà i battenti alle 8 di mattina del 30 novembre. La fotografia mostra la serie di cartelli che da ieri sera circondano l'area con l'ufficializzazione dell'apertura. Sullo sfondo il Torrazzo illuminato a dimostrazione della vicinanza del supermercato al centro, molto più di un semplice store di quartiere (in questi giorni i piccoli dettaglianti della zona si sono detti molto preoccupati per il loro futuro) ma un potente richiamo di traffico anche da altre zone della città. Eurospar, nella tipologia della catena Despar, è un supermercato di medie dimensioni (2750 metri) destinato anche alla spesa "grande" per tutta la settimana ed è per questo che, accanto alla piastra commerciale, è nata una disponibilità di oltre 250 posti auto.
Ma se si chiude, dopo tante polemiche sia sulla struttura proposta che sulla destinazione finale di quest'area di proprietà pubblica poi ceduta ai privati, resta un grande movimento attorno alla grande distribuzione in città, l'unica in grado di nettere in moto grandi capitali. Due giorni fa abbiamo dato notizie dei cambiamenti proprietari del primo supermercato realizzato in città, il Carrefour di piazza Lodi-Via San Tomaso (leggi qui). Ma è in arrivo un supermercato di grandi dimensioni (da 3500 metri fino a 10mila) che andrebbe così a collocarsi tra l'Ipercoop e il supermercato Carrefour di Costa Sant'Abramo. Il nuovo grande supermercato guarderebbe alla clientela dei paesi che si affacciano sulla Paullese oltre che, naturalmente sulla città. Com'è noto la concessione commerciale per l'apertura di una struttura simile è di competenza regionale e sul territorio ne esisterebbero soltanto due (l'Iper ed Esselunga) per cui formalmente - si apprende - non ci sarebbero ostacoli all'autorizzazione. L'area in oggetto è di proprietà della società Cardaminopsis srl, un insieme di 60mila metri quadrati che si affacciano sulla Paullese, delimitati da via de' Berenzani e da via Picenengo di cui 14mila metri a destinazione commerciale ed altrettanti artigianali su due fabbricati distinti. Il piano presentato dalla società (progetto dell'arch. Zanesi) prevede l'accesso da via Picenengo (che sarà allargata) dotandola anche di un percorso pedonale e ciclabile. Prevista anche una fascia alberata. Il Comune incasserà oneri per circa un milione di euro. Quindi non un centro commerciale ma solo un grande supermercato. Il tam tam degli addetti ai lavori indica che si tratterebbe di un iperTosano, una catena veneta (sede a Cerea) che negli ultimi anni ha guardato ai territori vicini (Curtatone, Orzinuovi, Mazzano di Brescia) e che da tempo è interessato all'area cremonese. Ma sempre tra gli addetti ai lavori si dice che in primavera partiranno altre realizzazioni nell'area dell'ex Armaguerra (dopo Lidl, Cisalfa e Mediaworld) come previsto dal piano d'intervento, sull'ex centrale del latte (c'è un planovolumetrico per una struttura commerciale di 1500metri) e in qualche altra area (via Sesto-Ipercoop resta sempre appetita, dove tra l'altro il Comune venderà un'area di sua proprietà). Secondo voci raccolte in ambito sindacale potrebbe tornare ancora alla carica nei prossimi mesi anche il gruppo Gaspardo che aveva chiesto la trasformazione della sua grande area industriale sulla tangenziale in commerciale su cui l'Amministrazione ha finora detto no.
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commenti
Daniro
19 novembre 2023 10:04
La cosa comica, se non ci fosse da piangere, è che in spregio di ogni buona pratica urbanistica, il Comune vende le proprie aree che meglio si sarebbero potute destinare ad un uso pubblico per far cassa (è il caso del mancato parco di Porta Mosa per questo nuovo obbrobrio) e poi riceve dai privati aree come standard urbanistici, in realtà parcheggi e "verde" solo funzionali alle attività insediate che sarebbe meglio restassero al privato, facendosi così carico delle spese di gestione, illuminazione, pulizia, sicurezza, sgombero neve, manutenzione ordinaria e straordinaria: così poi dovrà vendere il proprio patrimonio per trovare le risorse.
Jeppetto
19 novembre 2023 11:43
Esatto... 👍👏
michele de crecchio
19 novembre 2023 16:56
A suo tempo, questa devastante trasformazione del sistema commerciale cittadino era stata, da più parti, prevista e contestata, ma inutilmente, sin dall'insediamento della amministrazione Galimberti, molte voci si erano levate invocando un drastico ridimensionamento delle superfici edificabili a scopo commerciale, invero eccessive previste dallo strumento urbanistico comunale. Ingenuamente attirata dalla prospettiva di incamerare, purtroppo solo "una tantum", una quota significativa di contributi di urbanizzazione, l'amministrazione comunale, assumendosi (forse inconsapevolmente) una gravissima responsabilità storica, preferì non ridimenzionare minimamente le assurde e sovradimensionate previsioni di aree edificabili a scopo commerciale.
Come mi è già capitato altre volte di amaramente commentare, il comportamento della amministrazione comunale è stato singolarmente simile a quello del personaggio biblico Esaù che, per soddisfare rapidamente la propria golosità, cedette a Giacobbe i suoi diritti di primogenitura in cambio di un semplice piatto di lenticchie!
claudio
19 novembre 2023 18:16
...e poi nel tempo, chi cura una seria manutenzione del verde?????????
claudio
19 novembre 2023 18:17
...e poi nel tempo, chi cura una seria manutenzione del verde?????????
Roberto Regonelli
20 novembre 2023 11:29
Come ho già dichiarato più volte, si baratta l'identità della Città con soldi. Ciò evidenzia l'inadeguatezza dell'amministrazione che non si cura di rende più vivibile l'ambiente cittadino, ma si preoccupa solo di riempirsi di soldi le casse.
Ma i soldi che hanno incassato, dove li investiranno?
Con questa nuova apertura,si amplificano i problemi di viabilità nella zona sud della città, ma pare che all'esperto Galimberti non rappresenti un gran problema.
L'aumento del traffico in Via Giordano già di per sé pesante, come potrà assorbire le autovetture che usciranno dal parcheggio del nuovo supermercato? Volando?Anche se si formeranno file di autovetture con i motori accesi, forse Galimberti ha un asso nella manica. Proporrà ai Cremonesi di acquistare auto elettriche, che prima o poi possono anche bruciare da sole!
La sua prossima preoccupazione è di continuare a dipingere di rosso le piste ciclabili. Questo si che è un obbiettivo importante.
Irene
20 novembre 2023 19:09
Cremona città supermercato. Vergogna!! Città tra le più inquinate e non si pensa a salvaguardare le aree verdi. Grandi progetti di ristrutturazioni dei parchi che poi chi li cura? Il centro esiste solo per le feste !
Valentina
20 novembre 2023 20:02
La popolazione diminuisce è i supermercati aumetano👍la fame di soldi è una brutta bestia.I denari venissero poi reinvestiti in modo utile....ma nemmeno questa soddisfazione.....meditate Cremonesi meditate