False convocazioni da parte dei Carabinieri. L'allarme dell'Arma: potrebbe trattarsi di una campagna di phishing per impossessarsi dei dati personali o per chiedere dei pagamenti
Una nuova campagna di phishing sta viaggiando in rete anche in provincia di Cremona. Ad oggetto, false convocazioni a firma dei Carabinieri.
Le mail o i messaggi riportano una comunicazione, indirizzata alle potenziali vittime, che informa che, da un’analisi effettuata sul traffico internet e sui dispositivi dei destinatari, è stata riscontrata la visualizzazione di contenuti di carattere pornografico compresi video con minori di 18 anni, chiedendo di fornire spiegazioni via email entro dei termini indicati in un allegato. Si tratta di falsi messaggi che prospettano alla vittima un’inesistente indagine penale con l’intento di indurla a ricontattare i “truffatori” e esporsi in questo modo a successive richieste di pagamenti in denaro o di comunicazione dei propri dati personali.
Le false email presentano però degli evidenti errori che un occhio attento può immediatamente notare. L’indirizzo email indicato, ovvero carabinieri@btconnect.com, è falso e non è assolutamente tra quelli istituzionali. I reali indirizzi email dei Carabinieri si possono trovare sul web, cercando i vari presidi dell’Arma. Inoltre, queste comunicazioni riportano la dicitura “2025 Direttore Generale della Pubblica Sicurezza”: quest’ultimo è il Capo della Polizia e, in particolare, è il vertice della Polizia di Stato e non dell’Arma dei Carabinieri, pur coordinando l’operato di tutte le Forze di Polizia italiane.
Pertanto, si raccomanda di diffidare da simili messaggi. Chi ha ricevuto, o riceverà, una comunicazione analoga non la deve aprire e, soprattutto, non deve rispondere. Infatti, nessuna Istituzione, tantomeno le Forze di Polizia, contattano i cittadini, attraverso email o messaggi, per richiedere loro pagamenti in denaro o comunicazioni di dati personali, dietro minaccia di procedimenti o sanzioni penali.
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commenti
Anna L Maramotti Politi
13 febbraio 2025 14:16
Bene! Io ho ricevuto un "siffatto" messaggio
Dopo un.momento di naturale smarrimento ho telegonato ai CARABINIERI. Chi mi ha risposto mi ha spiegato che in Italia era da qualche mese che girava il tentativo di una truffa. Per fortuna che io mi ero guardata bene dal rispondere. Il tutto succedeva, se ben ricordo, verso la fine di novembre. È fondamentale rivolgersi ai Carabinieri che non ridono del malessere dell'interlocutote, ma gli ridanno immediatamente il sorriso.
Grazie ancora al Carabiniere che mi è stato d'immediato aiuto.