Filiera Agroalimentare: nasce l’alleanza tra aziende e Università Al via nuovi corsi in collaborazione tra Cattolica e Politecnico
Sul territorio cremonese è nato un nuovo progetto che coinvolge le aziende territoriali e i giovani studenti delle Università così da creare un punto d’unione tra le due realtà tanto diverse quanto simili e fare in modo che i giovani si avvicinino al mondo del lavoro.
Questo è l’obiettivo principale che il Comune di Cremona, Confcooperative Cremona, Consorzio Tutela Grana Padano, Consorzio Tutela Provolone Valpadana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore si sono posti con la creazione del progetto sulla filiera agroalimentare.
Oggi nel corso della conferenza stampa tenutasi a Palazzo Comunale dal Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, dall'Assessore con delega al Rapporto Scuola Lavoro e Università del Comune di Cremona Maura Ruggeri, da Tiziano Fusar Poli, Presidente di Confcooperative Cremona e membro della Presidenza del Consorzio Tutela Grana Padano, da Libero Giovanni Stradiotti, Presidente del Consorzio Tutela Provolone Valpadana, e da Lorenzo Morelli, Direttore DiSTAS e Centro Ricerche Biotecnologiche Cremona Università Cattolica del Sacro Cuore, è stato presentato il progetto e spiegato quanto importate esso sia per lo sviluppo del territorio Cremonese.
Erano inoltre presenti Gianni Ferretti, Pro Rettore del Polo di Cremona del Politecnico di Milano, e Andrea Tolomini, Direttore di Confcooperative Cremona.
Confcooperative, i Consorzi di Tutela Grana Padano e Provolone Valpadana da un lato si impegnano a stanziare 28.000 euro l’anno per due anni per borse di studio, per corsi di laurea o per la realizzazione di tesi, in particolare presso la Cattolica di Cremona, ma con la possibilità di coinvolgere altre Università, dall’altra per l’assegnazione di borse di studio di post dottorato presso le aziende che aderiscono a Confcooperative.
Il Comune di Cremona sta lavorando da tempo per dare un impulso sempre nuovo allo sviluppo del territorio, a partire dalle eccellenze territoriali, come la filiera agroalimentare, uno dei fiori all'occhiello indiscussi della realtà cremonese. Nel Protocollo sottoscritto il Comune si impegna a promuovere e coordinare l'interlocuzione delle parti per la sua attuazione, nonché ad offrire, tramite l’Agenzia Servizi Informagiovani, il sostegno per mettere in contatto le imprese di Confcooperative con l’Università. “I ragazzi -spiega Lorenzo Morelli, Direttore DiSTAS e centro ricerche biotecnologiche Cremona dell’Università Cattolica di Cremona- avranno la possibilità di creare una collaborazione con le aziende durante il loro percorso di studi e anche durante la tesi di laurea. Saranno seguiti da un tutor all’interno dell’azienda che seguirà e accompagnerà gli studenti durante il percorso. Per Cremona questa è la strada verso il successo”. Il Protocollo d’Intesa inoltre contiene azioni condivise a sostegno della valorizzazione del capitale territoriale nel campo della filiera agroalimentare.
“Il Comune di Cremona -come sottolinea il Sindaco Gianluca Galimberti- sta lavorando da tempo ad uno sviluppo territoriale e il modo migliore per farlo è investire nei giovani. Il territorio vuole far crescere possibilità per il mondo dei giovani, creando un collegamento tra università e aziende cremonesi. Questo tassello è molto importante per Cremona”.
“Questo progetto -commenta Maura Ruggeri, Assessore con delega al rapporto scuola lavoro e Università del Comune di Cremona- vorremmo che fosse un apripista per altri nuovi progetti come questo, così da creare una prospettiva di sviluppo per tutto il territorio. Deve essere come un orientamento per le aziende e per le Università”.
“Questa collaborazione -specifica Libero Giovanni Stradiotti Presidente del Consorzio Tutela Provolone Valpadana- è un buon passo avanti per la città di Cremona perchè ricopre uno spazio di cui prima il territorio era mancante. Noi abbiamo bisogno di giovani che frequentino i nostri caseifici”.
L'Università Cattolica del Sacro Cuore con la nuova rinomata sede di Cremona nel complesso di S. Monica, realizzato con il contributo della Fondazione Arvedi Buschini e vocata in modo significativo al settore agroalimentare, è in grado di offrire un'ampia e rinnovata offerta formativa con laboratori altamente qualificati. La stessa sta inoltre attivando importanti ed innovative collaborazioni con il Politecnico di Milano - sede di Cremona. Un esempio sono le nuove lauree collegate del Politecnico e della Cattolica, esempio di grande innovazione nelle prospettive della filiera agroalimentare proiettata verso un futuro nel quale le innovazioni tecnologiche saranno uno dei pilastri della tradizione dei prodotti alimentari certificati.
“Stiamo vivendo un periodo incredibile -racconta Gianni Ferretti, Pro Rettore del Polo di Cremona del Politecnico di Milano- in pochi mesi si è riusciti a creare un progetto che anni fa non sembrava minimamente possibile. Dopo il Covid le Università cambieranno e saranno dei posti non solo di studio ma strutture di ricerca dove gli studenti possono effettivamente creare qualcosa, non solo assistere alle lezioni”.
“Cremona si trova a vivere un momento cruciale ed entusiasmante del suo percorso di crescita che vede al centro della sua azione i giovani, le università e le imprese del territorio, perché una città cresce se investe su giovani, conoscenza, lavoro, imprese, università, ricerca. Il sistema, che il Comune di Cremona sta promuovendo per lo sviluppo della città, prevede anche specifici accordi e protocolli tra enti economici e università. L’accordo di oggi ne è un esempio e altri accordi seguiranno già nelle prossime settimane. Perché costruire canali di collegamento stabili e strutturati per favorire e sostenere lo scambio di innovazione, ricerca, competenze è la strada giusta per lo sviluppo del nostro territorio. Nonostante questo periodo, il progetto che presentiamo deve essere una speranza verso il futuro della città.” conclude il Sindaco Gianluca Galimberti.
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