Fin dal 1650 la tradizione dei pasticcini Soncino. Documenti antichi e prime notizie sulla ricetta della pasticceria Papetti-Premoli
Correva l’anno 1650. Francesco Scotti nel suo Itinerario ovvero “Nuova descrizione dei viaggi principali d’Italia dove si dà pienissima notizia di tutte le cose più notabili e degne d’essere vedute” racconta questo: “Incomincia per venti miglia agli Orzi, passato il fiume Oglio, arrivai al nobilissimo castello di Soncino ove se farà tempo d’inverno, mangesi un certo pane d’amandole dolci molto saporito”. E proprio questo pane di mandorle molto saporito è dato dalla ricetta dei Soncino, della pasticceria Papetti Premoli. Conferma la base del dolce anche il noto pasticcere Alessandro Premoli: “L’impasto è facile -dichiara Sandro- come dice la ricetta antica il dolce è a base di mandorle, farina, zucchero e…l’altro è un mistero”. Tale Beppe Consolandi poeta dialettale gli dedicava una filastrocca in dialetto soncinese , se vogliamo molto in tema natalizio. Eccola.” Con tòt el rispet al panetù, a Pandoro e anche al turù, i Soncini o pasticì de Sunsì i cussta’ ncpo car, ma iè en gran bù”. E poi svela la ricetta:”Facc con sùcher, fiur de farina, acqua de sorba, buter de casù, mandorle dulce òf de galina. Lè de Papeti tuta la siensa. Da sera a matina con tanta pasiensa, ‘l’nà npasta, ‘lna sfurna tre siste. Per Pasqua e Nedal per tute le feste, crunpì, mangì e spedì a tocc i pastisì. Jè gloria e vanto del nostro Sunsì”.
Quindi i nostri “Soncino” ben reggono la concorrenza natalizia di panettone, pandoro, torrone, mostarda. E se Milano è rappresentata dal panettone, Verona dal pandoro, Cremona dal torrone e dalla mostarda perché la città murata non potrebbe essere rappresentata dai mitici pasticcini di Soncino?
Il pasticcere Sandro Premoli se lo auspica. Lui che li spediva in ogni parte d’Italia e del mondo proprio durante le feste di Natale. In questo modo la tradizione continuerebbe e, il nome di Soncino culinario potrebbe varcare ogni confine, diventando una preziosa cultura tramandata ormai da secoli.
Nelle foto i dolci Soncino e i documenti antichi che ne testimoniano la ricetta
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