Forza Italia e Viva Cremona: "Parcheggio stazione: cantiere fermo. Monumento all’inefficienza amministrativa."
Malvezzi, Ceraso, Fasani e Simi, consiglieri di minoranza del Comune di Cremona, parlano del cantiere fermo del parcheggio in stazione. La fine lavori era prevista per il 9 marzo 2023, come recita il cartello di cantiere.
Finanziato da Regione Lombardia con 2.4 milioni di euro il raddoppio del parcheggio della stazione avrebbe dovuto essere terminato alla fine del 2019. Quello che doveva rappresentare lo snodo intermodale della città, un’opera a servizio dei pendolari, è solo un cantiere chiuso. L’illusione dell’effettiva ripresa dei lavori annunciato con tanto di comunicato stampa dall’assessore “competente”, è durato il tempo di un battito d’ali. Sono state installate solo alcune travi sui pilastri del primo piano e nulla più.
Il cantiere è laconicamente fermo e rappresenta il fallimento di un’amministrazione comunale che ha sostituito al lavoro la propaganda, alla concretezza del fare la narrazione. Un monumento malinconico all’inefficienza amministrativa di una giunta ciarliera e autoreferenziale.
Anche il “termine di ultimazione lavori” (09 Marzo 2023) indicato nel cartello di cantiere è passato da una settimana ed i lavori sono ben lontani dall’essere terminati. Al contrario, visto lo stato di avanzamento dell’opera potremmo tranquillamente dire che i “lavori di costruzione di una nuova struttura adibita alla sosta degli autoveicoli - II lotto” del valore di 1 milione di euro sono solo iniziati. Non è stato neppure sufficiente sostituire l’impresa vincitrice della prima gara per vedere qualche evoluzione significativa. L’elenco degli errori è infinito e non basterebbe un libro per descriverli tutti. A pagare il conto di tanta insipienza sono ancora una volta i cremonesi. La suddivisione dell’opera in lotti distinti e funzionali, cioè autonomamente fruibili, avrebbe portato a poterne completare ed utilizzare almeno una parte. Così non è stato e anche le opere realizzate con il I lotto non sono oggi utilizzabili in quanto ricomprese nell’area di cantiere del II lotto. È da 3 anni che i cremonesi stanno pagando 140 stalli blu “creati” dal nulla dal Comune di Cremona (via Tofane, Via Mantova e Viale Trento e Trieste) ed affidati ad AEM per compensarla delle somme “impreviste” che la stessa ha dovuto sborsare per acquisire dalle Ferrovie il diritto di superficie per realizzare il nuovo parcheggio. Si aggiunga che i costi “dell’incompiuta” (soldi pubblici) sono notevolmente aumentati in considerazione dell’incremento dei prezzi delle materie prime conseguente al dilatarsi spropositato dei tempi di realizzazione. Da ultimo temiamo che l’incredibile ritardo accumulato per eseguire un’opera priva di alcuna complessità tecnologica e costruttiva, possa portare alla revoca al Comune del contributo da parte di Regione Lombardia : doppio danno e beffa finale. Tutto ciò senza contare l’evidente disagio dovuto all’indisponibilità di una struttura di cui la città ha oggettivamente bisogno.
Carlo Malvezzi - FI
Maria Vittoria Ceraso - Viva Cremona
Federico Fasani - FI
Saverio Simi - FI
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commenti
Teresa
16 marzo 2023 16:14
Impossibile dar loro torto, ma la Regione dov'è? Ha assegnato le risorse senza alcun vincolo, neppure quello di avere un termine lavori che, se non rispettato, comportasse la restituzione degli oltre due milioni di contributo? Mi pare che le responsabilità di questo fallimento, nonché ennesima inutile cementificazione, siano ben suddivise tra Comune e Regione.
michele de crecchio
16 marzo 2023 23:37
In materia di "parcheggi", ricorderei anche l'incomprensibile comportamento della nostra Amministrazione Comunale quando, pochissimi anni or sono, neppure volle partecipare alla gara per la vendita, da parte dell' ASL locale dell'area ex INAM di via Bissolati, area che ormai da decenni ospita, in un contesto di enorme e crescente interesse, il parcheggio Santa Tecla, area che, nei decenni precedenti, proprio il Comune aveva affittato e destinato all'uso pubblico e, ovviamente anche opportunamente urbanizzato ed attrezzato. L'astensione del Comune aprì la strada all'acquisizione del terreno da parte di un ben informato privato. A parziale giustificazione di questo (come di molti altri) incredibili errori commessi dalla attuale Giunta, aggiungo però che parte significativa delle relative responsabilità credo ricada, obiettivamente, anche sulla locale burocrazia comunale, non tutta oggi (anche a causa di nuove leggi spesso confuse, contradditorie o solo velleitarie) purtroppo non mi sembra sempre all'altezza delle sue più che discrete tradizioni. Di certi e pur subito evidenti disagi, buon parte della relativa responsabilità é però
anche della stessa opposizione consiliare che, a mio parere, troppo spesso pecca di omissioni e ritardi nel contestare certi pur evidenti errori tecnici e amministrativi, forse preferendo attendere che i conseguenti disagi, ormai spesso irreparabili, si evidenzino anche agli occhi dei mal serviti cittadini.