2 settembre 2021

Fusione A2a-Lgh, il centrodestra avverte: "Dopo la sentenza di Seregno il Comune blocchi tutto a tutela dei cittadini"

Il Comune di Cremona e l'Aem blocchino subito la fusione tra Linea Group e A2a. A chiederlo, a un giorno esatto dalla clamorosa sentenza del Consiglio di Stato sulla fusione per incorporazione di Aeb Seregno e A2a (qui l'articolo), è il centrodestra di Cremona. Da tempo l'opposizione mette in guardia sulla legittimità dell'operazione, che ad avviso del centrodestra deve passare per gara pubblica. Oggi i timori della minoranza prendono concretezza alla luce della sentenza che ha bocciato la fusione di A2a con Aeb, la società di Seregno. Operazione, nel complesso identica a quella avvenuta con Linea Group, incorporata in A2a con l'avallo della giunta e della maggioranza in Consiglio comunale.

La sentenza emessa il 1 settembre 2021 – commentano Carlo Malvezzi, Federico Fasani, Saverio Simi (Forza Italia) e Maria Vittoria Ceraso (Viva Cremona) – dalla quinta sezione del Consiglio di Stato che ha stabilito l’annullamento della delibera del Comune di Seregno per la cessione della maggioranza della propria società ad A2A spa, non lascia spazio a interpretazioni: l’operazione di fusione di LGH in A2A, del tutto simile a quella bocciata definitivamente dal Consiglio di Stato, è illegittima”.

Le due operazioni – evidenziano i consiglieri –, che differiscono solo per alcuni aspetti tecnici irrilevanti rispetto al cuore del problema sollevato dal TAR Lombardia il 15 Gennaio 2021 e confermato definitivamente dal Consiglio di Stato di ieri, hanno previsto la cessione di quote di partecipazione di aziende pubbliche ad un soggetto privato senza gara”.

Ricordano Malvezzi, Fasani, Simi e Ceraso riprendendo le motivazioni della sentenza: “Secondo i giudici amministrativi "nel rispetto dei principi di concorrenza e di par condicio, la scelta del partner industriale, in grado di esercitare un controllo di fatto sul gestore del servizio, avrebbe dovuto avvenire in forma competitiva" e "l'assunto della pretesa infungibilità dell'operazione" come eccezione alla regola dell'evidenza pubblica sulla quale aveva molto insistito la maggioranza di Cremona "avrebbe dovuto essere valutata con particolare rigore a all'esito di una puntuale indagine di mercato, idonea a dimostrare che l'unica possibilità di sviluppo e di incremento di competitività per Aeb fosse appunto l'integrazione con A2A per le sue peculiari caratteristiche". In definitiva il Consiglio di Stato conferma che "una diluizione della partecipazione pubblica totalitaria in favore di una partnership istituzionale con un soggetto privato" deve avvenire attraverso "una strumentale procedura selettiva tra i potenziali operatori economici dei settori interessati",  e le aziende private ricorrenti al Tar sono quindi interessate a sollecitare il rispetto delle regole concorrenziali”.

Quella emessa ieri, per il centrodestra è dunque “una sentenza estremamente rilevante che conferma quanto già espressa dall’ANAC con la delibera 172 del 21 febbraio 2018, parere che l’Amministrazione Comunale ha deliberatamente e ostinatamente voluto ignorare. In più occasioni abbiamo chiesto alla maggioranza di agire con maggiore prudenza, tenuto conto anche della vicenda Seregno, evitando accelerazioni e forzature che avrebbero esposto l’ente e gli amministratori al rischio di assumere atti illegittimi con conseguente danno patrimoniale. L’abbiamo fatto presentando ordini del giorno, sempre respinti dalla maggioranza, e più recentemente chiedendo all'Amministrazione di interpellare l'Anac sulla legittimità della fusione A2A LGH prima di far esprimere il Consiglio Comunale in merito alla stessa. Anche in questo caso la richiesta non è stata accolta probabilmente nel timore che il parere non fosse, come in passato, favorevole. La Giunta ha mandato il Consiglio Comunale allo sbaraglio, fallendo sull’operazione economica più importante degli ultimi decenni”.

Concludono Malvezzi, Fasani, Simi e Ceraso: “Di fatto la sentenza di ieri non lascia alcun margine di interpretazione e pertanto chiediamo, a tutela del Comune di Cremona, che venga sospesa ogni azione volta alla fusione di LGH SpA in A2A SpA, atteso che l’operazione non è ancora stata eseguita”.


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commenti


Pasquino

2 settembre 2021 13:09

Sicuramente il sindaco sempre disponibile ad ascoltare e a venire incontro alle esigenze di tutti immediatamente ancora una volta e ascolterà