20 maggio 2024

GAL Oglio Po tra bilanci e nuovi progetti, presentate le iniziative future nel corso della riunione dei soci. Entro l'anno previsti nuovi bandi che porteranno 1,6 milioni di euro per il territorio

Bilanci positivi frutto di un Piano di Sviluppo Locale 2014-2022 che ha superato una pandemia, muovendo circa 8,5 milioni di investimenti di cui 6,37 milioni coperti con contributi a fondo perduto e progetti ambiziosi per il territorio. Entro l'anno si apriranno poi nuovi bandi per finanziamenti che porteranno al territorio oltre 1,6 milioni di euro.

La Regione ha valutato molto positivamente il lavoro fatto, l’attenzione all’ambiente e la visione a lungo termine che è emersa da un territorio che si esercita a progettare e gestire le risorse LEADER fin dal 2002”, ha rimarcato il Direttore Giusy Botti. “Nel 2023, oltre alla candidatura e all’approvazione del PSL 2023-2027, il GAL ha lavorato al completamento del PSL 2014-2022 assegnando le ultime risorse, ai progetti di Cooperazione LEADER e alle iniziative strategiche quali l’AQST tematico con Regione Lombardia. Gli interventi finanziati dal PSL 14-22 saranno tutti realizzati entro giugno, stiamo monitorando tutti i beneficiari per raggiungere gli obiettivi previsti.

Nel settennato appena concluso si è lavorato per migliorare l’esistente, in continuità con gli investimenti iniziati fin dal LEADER 2000-2006. I sindaci soci del GAL Oglio Po hanno firmato l’importante protocollo d’intesa BikeFriendly che ha individuato un piano comune e una governance per la realizzazione dei percorsi ciclabili interni al territorio. Solo nell’ultimo PSL sono stati 18 gli interventi per migliorare il sistema viario dedicato alle due ruote. A ciò si aggiungono 14 beni architettonici e luoghi identitari recuperati, rigenerati ed efficientati.

Il recupero delle strutture spesso ha coinciso con l’apertura di nuovi servizi o il miglioramento di quelli esistenti, come avvenuto per ben 49 interventi che hanno donato all’Oglio Po biblioteche, musei, poliambulatori, centri sportivi e sale polifunzionali, oltre a strumenti necessari per ottimizzare le prestazioni offerte ai cittadini.

Un discorso a parte è stato fatto dal Presidente Domenico Maschi per il progetto Destinazioni Rurali che portato alla creazione di un logo che accomuna tutta l’area racchiusa tra i fiumi Oglio e Po: “Abbiamo creato e registrato questo logo con l’ambizione e la volontà che diventi un segno condiviso e identificativo di un territorio preciso. Invitiamo Comuni e associazioni a richiedercelo per la realizzazione di eventi e iniziative, così come produttori locali per la promozione di prodotti e servizi. Se vogliamo che il mondo ci conosca come Oglio Po, dobbiamo essere i primi a riconoscerci in questa denominazione e a supportarla”.

Nei prossimi mesi arriveranno i nuovi bandi che, come da indicazione di Regione Lombardia, copriranno due macroaree specifiche: Servizi ecosistemici, biodiversità, risorse naturali e paesaggio e Servizi, Beni, Spazi collettivi e inclusivi.

“Il Piano di Sviluppo Locale 'Nuove Generazioni Rurali' ci accompagnerà fino al 2027”, ha spiegato il Direttore Giusy Botti, “Regione Lombardia ci ha riconosciuto 4 milioni di euro per intervenire sui temi prioritari che abbiamo deciso durante la concertazione. Potremo quindi sostenere una migliore qualità di vita, infrastrutture leggere, aiutare le imprese che operano sul territorio e investire in progetti di innovazione”.

Benessere animale, infrastrutture turistiche e ricreative, culturali e per lo sport, recupero di edifici storici, servizi socio-sanitari e finanziamenti per le start-up, saranno gli ambiti di intervento per i prossimi bandi che apriranno entro l'anno

Il lavoro del GAL Oglio Po per il territorio, tuttavia, non si limita alla distribuzione dei fondi: sono state avviate tre attività di cooperazione allo scopo di raccogliere dati, definire strategie e creare piattaforme di condivisione nell’ambito del florovivaismo, della gestione idrica e dei servizi per i giovani.

Come ha sottolineato Stefano Alquati, vicepresidente GAL Oglio Po, “La transizione ecologica, la transizione digitale, il richiamo all’inclusione sociale sono sollecitazioni costanti dell’Unione Europea e le reti tra Enti, partner pubblici e privati restano lo strumento principale per raggiungere questo cambiamento. Ci piacerebbe che l’Oglio Po diventasse attrattivo per i giovani e che crescesse la consapevolezza sul ruolo delle reti e dell’aggregazione come risorse naturali strategiche. Su questi temi è stato e sarà fondamentale l’apporto dei soci privati che hanno finalità di interesse collettivo e del terzo settore.”

Durante il dibattito conclusivo i soci pubblici e privati sindaci hanno sollevato la questione dell’AQST, che a fine 2023 ha visto una straordinaria mobilitazione dal basso da parte dei nostri comuni con la sottoscrizione dell’Intesa con Regione Lombardia. Il GAL Oglio Po sta definendo la cabina di regia, ma i tempi lunghi di Regione Lombardia e l’incertezza nelle tempistiche preoccupano un territorio provato dallo spopolamento e dalla costante marginalizzazione.

Il presidente Maschi ha concluso riconoscendo che “le sfide non sono finite, e nemmeno ce lo aspettiamo, ma sono fiducioso che insieme rinnoveremo i nostri valori per lo sviluppo dell’area.


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