21 dicembre 2024

Giunta anche a Cremona la Luce delle Pace di Betlemme. A pochi giorni dal Natale la tradizionale iniziale promossa dal Masci come segno di speranza e fratellanza

Anche quest’anno, puntuale come sempre, a pochi giorni dal Natale è giunta a Cremona la Luce della Pace di Betlemme, la fiamma che viene attinta dal fuoco che da secoli arde senza interruzione nella basilica della Natività di Betlemme. Una luce, quella emanata dalla fiamma, che ricorda ancora una volta la necessità di mettere la parola fine ai conflitti che dividono il mondo e le popolazioni, fermando una volta per tutte la sofferenza che distrugge e non fa prigionieri.

“Il Dio della speranza ci riempie di gioia e di pace” è il motto che accompagna quest’anno la distribuzione della Luce della Pace di Betlemme. Un augurio che si fa ancora più forte dopo un viaggio che ha condotto la luce anche in Italia attraversando due continenti e dieci Paesi, coprendo più di 3.700 chilometri.

L’iniziativa, nata nel 1986, continua ancora oggi grazie all’impegno degli scout austriaci, che da Betlemme portano la luce fino in Europa e da lì in tutti i Paesi. A Cremona l’iniziativa è stata promossa come consueto dagli Scout adulti del Masci delle comunità Cremona1 e Cremona2, che con costanza e dedizione si impegnano ogni anno a far giungere la Luce della pace di Betlemme sul territorio per accendere un contagioso diffondersi di luce che coinvolge parrocchie e gruppi, luoghi istituzionali, senza mai tralasciare i luoghi di sofferenza, come ospedali, case di riposo e di cura e raggiungendo anche chi è in carcere.

Alle 16.30 la fiamma che non si spegne mai ha fatto il suo ingresso nella chiesa di San Girolamo di via Sicardo. Dopo un primo momento di preghiera e riflessione, gli scout hanno portato la Luce della Pace di Betlemme fino sotto il porticato della Bertazzola della Cattedrale (dove la Luce è stata accolta in occasione della Messa delle 18). Gli scout hanno quindi condiviso con i passanti la fiamma di viva speranza, un segno di solidarietà che è capace di diffondersi solamente grazie alla generosità di chi decide di condividerla, la stessa generosità che da secoli permette alla fiamma di ardere incessantemente grazie ai fedeli, che con le loro donazioni versano l’olio che la alimenta, proprio in quel luogo nel quale 2025 anni fa Gesù nasceva.

«Siamo convinti che andare a Betlemme tutti gli anni a prelevare la luce significhi tornare alla radice della speranza – ha spiegato Elisabetta Manni Rodini, responsabile della comunità Masci Cremona 1 –. Questa fiammella è piccola e fragile, e proprio come la nostra speranza deve essere custodita e curata, alimentata ogni giorno, non è qualcosa che abbiamo una volta per tutte, ma è un qualcosa che deve essere coltivato affinché rimanga nel tempo».

Sotto la Bertazzola è arrivato anche il vescovo di Cremona Antonio Napolioni, che come molti dei passanti si è fermato per attingere alla fiamma, condividendo quindi un breve ma significativo momento di preghiera con i presenti.

Il 22 dicembre la Luce della Pace di Betlemme arriverà a Bozzolo, con la distribuzione al termine della Messa delle 10 nella chiesa parrocchiale che conserva le spoglie del servo di Dio don Primo Mazzolari; alle 10.30 la Fiamma sarà a disposizione anche per la comunità di San Martino dall’Argine.

Martedì 24 dicembre gli scout del Masci porteranno la Luce anche all’Hospice dell’Ospedale di Cremona (ore 17) e proprio nella chiesa dell’Ospedale la fiamma potrà essere attinta da tutti dopo la Messa di Natale. (www.diocesidicremona.it)


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