Giuseppe Trespidi: "Bene, lo statuto di Padania Acque è stato rispettato". Cinzia Zampini: "Padania Acque è pubblica, non di proprietà dei partiti: le regole non si possono riscrivere"
Due prese di posizione sul voto di ieri a Padania Acque con la conferma degli amministratori uscenti. Una è di Cinzia Zampini, candidata per "Cremona Cambia Musica" in Consiglio comunale:
"Stiamo vivendo in una sorta di opacità che contraddistingue la campagna elettorale per le amministrative in cui si fatica a distinguere i colori e tutto pare invischiato da una nebbia tipicamente padana, ma oggi la provincia di Cremona si sveglia con la schiena un po' più dritta.
Ieri un sussulto di consapevolezza dei diritti/doveri connessi alla funzione di amministratore pubblico ha consentito che il CDA di Padania acque sia stato rinnovato secondo le regole previste dallo statuto che la società pubblica ha liberamente e concordemente adottato all’atto della sua costituzione.
I Sindaci, democraticamente eletti, che rappresentano i rispettivi territori e di conseguenza i cittadini, non hanno ceduto alla pesante invasione di campo tentata da un connubio che appare sempre meno inusuale tra Pizzetti e Ventura, che avrebbero preteso una proroga del CDA di un anno non prevista dallo statuto con l’impegno a dimettersi allo scadere del termine.
Questa volta il giochino non ha funzionato e la melassa che pare avvolgere la politica locale, non è riuscita a imbrigliare le coscienze dei sindaci che ETICAMENTE hanno tirato dritto e a norma di statuto hanno nominato il CDA che guiderà la SOCIETÀ PUBBLICA per i prossimi tre anni.
Sì SOCIETA’ PUBBLICA e quindi di proprietà dei cittadini e non dei partiti con buona pace del guru Pizzetti che ha cercato di fare l’influencer scaricando sulla questione tutto il suo peso politico trascinando in questo tentativo anche l’amico Ventura preoccupato di lasciargli tutto il campo libero.
Ma non si può piegare o peggio ancora arbitrariamente riscrivere le regole a proprio piacimento e sostenere la propria posizione agitando una questione etica. Cari Pizzetti e Ventura questa non è democrazia anzi puzza di invadenza o, oserei dire di regime.
Bene hanno fatto i sindaci a procedere e spero non si vorrà pressare i membri del CDA perché si dimettano fra un anno. Bene farebbero, invece, i due agitatori a rivolgere le attenzioni etiche e morali all’interno dei rispettivi schieramenti nazionali, altra situazione che parrebbe tristemente accomunarli.
Cinzia Zampini
Candidata nella lista Cremona Cambia Musica
L'altro intervento è di Giuseppe Trespidi segretario provinciale dell'Udc:
"L’UDC della provincia di Cremona, che si è schierata a favore e sostegno della elezione del Consiglio di Amministrazione di Padania Acque S.p.A. nella seduta del 9 maggio in cui si proceduto all’approvazione del Bilancio consuntivo 2023, esprime soddisfazione e plaude ai Sindaci che hanno correttamente interpretato e rispettato lo Statuto della Società per Azioni.
L’Assemblea dei Sindaci, ha evitato, quindi, di lasciare l’organo amministrativo scaduto e neppure prorogato, come qualcuno auspicava, perché il messaggio che si sarebbe dato ai Cittadini sarebbe stato estremamente negativo.
Sul rinnovo in toto del CdA scaduto faccio qualche ulteriore riflessione:
- i Sindaci, col loro voto, hanno evidenziato come è stata ottimamente gestita la Società in questi tre anni e i risultati che sono stati ottenuti sotto tutti i punti di vista;
- i riconoscimenti di questa gestione del CdA a livello nazionale e internazionale sono sotto gli occhi di tutti. Valga per tutti quello di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) riguardante la qualità tecnica del Servizio Idrico Integrato di Padania Acque S.p.A.;
- il Piano d’ambito e gli investimenti previsti sono stati ottimamente gestiti e realizzati e il prossimo Piano beneficerà anche dei 19 milioni di euro a fondo perduto di investimenti previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR);
- sulla qualità del servizio erogato e sull’insediamento di nuove Case dell’acqua i Sindaci han raccolto la palese soddisfazione dei Cittadini manifestata in diverse circostanze pubbliche.
Infine l’UDC è più che soddisfatta delle decisioni prese dall’assemblea dei Sindaci perché ci si è incanalati su una strada che introduce il criterio e la consapevolezza che abbiamo un’Azienda che è gestita all’altezza dei compiti assegnati e da un gruppo dirigente che è più che adeguato al quale auguro buon lavoro per un triennio che farà senz’altro crescere ulteriormente la dimensione e l’efficienza aziendale. L’assemblea dei Sindaci che scaturirà dalle prossime elezioni non dovrà rinnovare la fiducia a questo CdA ma valuterà di anno in anno i risultati che si conseguiranno".
Giuseppe Trespidi
Segretario Provinciale UDC
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