14 dicembre 2023

I capolavori del Piccio in mostra da domani a Piacenza tra PalabancaEventi e Galleria Ricci Oddi

Piacenza ricorda il Piccio con una grande mostra. Il pittore è sepolto a Cremona e qui ha passato parecchi anni della sua vita. Sono trascorsi centocinquant’anni da quando, il 5 luglio 1873, Giovanni Carnovali detto il Piccio (Montegrino Valtravaglia, 1804 – Coltaro, 1873) perse la vita nelle acque del Po, durante un bagno nel fiume. Tale anniversario e la presenza nelle collezioni della Banca di Piacenza del Rinvenimento di Aminta tra le braccia di Silvia, capolavoro giovanile del pittore, offrono l’occasione per dare vita a una raccolta ma preziosa esposizione dedicata a una delle personalità artistiche più significative dell’Ottocento italiano. 

In mostra presso il PalabancaEventi un nucleo d’opere provenienti da raccolte pubbliche e private, completato dai due dipinti dell’autore della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi ivi presentati, uno dei quali - Paesaggio a Brembate Sotto - è stato restaurato per l’occasione grazie al supporto della Banca di Piacenza. 

In virtù della propria arte estremamente personale e moderna, il Piccio si guadagna in vita l’immagine dell’artista eccentrico, in rotta di collisione con la cultura artistica del tempo. Durante la sua esistenza il pittore si muove al di fuori dell’ufficialità delle Accademie, ma sempre sostenuto da un nutrito gruppo di colti e affezionati mecenati, soprattutto lombardi, che ne apprezzano l’opera e lo sostengono. La sua pittura è basata sul consapevole abbandono degli elementi canonici di matrice accademica. Il nitore e la correttezza disegnativa, la concezione del colore come elemento che riempie il disegno entro un contorno ben delineato, deflagrano nella visione estetica del Piccio in una pittura che ricerca la rottura della forma chiusa a favore della continuità atmosferica, luminosa e tonale tra figura e ambiente. Le opere esposte esemplificano i diversi generi affrontati dall’artista: dalla pittura di ispirazione storico-letteraria, al ritratto; dai soggetti religiosi al paesaggio in un percorso che affianca a opere giovanili quali l’intenso Ritratto del pittore Pietro Ronzoni (1825) o il successivo Ripudio di Agar (1840 ca.) capolavori della piena maturità dell’artista, tra cui l’indimenticabile Ritratto di Gina Caccia del 1862. 

La mostra è un progetto congiunto Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e Banca di Piacenza in collaborazione con METS Percorsi d’Arte, associazione attiva nella valorizzazione della pittura italiana dell’Ottocento, che ha contributo con il prestito di un importante nucleo d’opere. Diretta da Lucia Pini, direttrice della Galleria piacentina e coordinata per la Banca di Piacenza da Roberto Tagliaferri, si avvale della curatela scientifica di Niccolò D’Agati ed è corredata da un agile catalogo con testi dello stesso D’Agati, di Valeria Poli e Silvia Capponi. Corrado Anselmi, Milano firma il progetto dell’allestimento mentre Carlo Ponzini, Piacenza è autore dell’immagine coordinata e della grafica in mostra. Sponsor tecnico Ciaccio Broker, Milano. 

Orari e biglietti 

PalabancaEventi: via Mazzini 14 – Piacenza 

Aperto: martedì – venerdì, 16:00 – 19:00; sabato – domenica, 10:30 – 13:00, 16:00 – 19:00 

Chiuso: tutti i lunedì; 24 – 25 dicembre; 31 dicembre, 1 gennaio 

Ingresso gratuito 

Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi: via San Siro 13 – Piacenza 

Aperto: martedì – domenica, 9:30 – 13:00; venerdì – domenica, 15:00 – 18:00 

Chiuso: tutti i lunedì; 25 dicembre, 1 gennaio 

Ingresso: intero 9 €; ridotto 5 € 

Ingresso gratuito per i Soci della Banca di Piacenza, presentando la Tessera Socio 

Ingresso ridotto per i clienti della Banca di Piacenza, presentando il biglietto della mostra rilasciato al PalabancaEventi. 

Info: Banca di Piacenza: 0523 542357 – www.bancadipiacenza.it 

Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi: 0523 320742 – www.riccioddi.it 

 


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