31 dicembre 2024

Il 18 gennaio a Cremona nel ricordo di don Mazzolari una riflessione sul carcere e la giustizia con l’ex magistrato Gherardo Colombo e il cantautore Omar Pedrini

Ogni anno a Cremona, in occasione dell’anniversario della nascita di don Primo Mazzolari (avvenuta proprio nella periferia della città, al Boschetto, 13 gennaio 1890), viene offerta un’occasione di riflessione culturale su una delle tematiche che hanno caratterizzato la vita e il messaggio del parroco di Bozzolo, di cui è in corso la causa di beatificazione. Quest’anno l’appuntamento sarà incentrato sul tema del carcere e della giustizia con la presentazione, nel pomeriggio di sabato 18 gennaio, alle 16.30 presso la Sala della Consulta del Comune di Cremona, del libro “Oltre le sbarre, il Fratello”, curato dai sacerdoti cremonesi don Bruno Bignami e don Umberto Zanaboni, rispettivamente postulatore e vicepostulatore della causa di beatificazione, e pubblicato grazie al contributo della Cooperativa “A Passo d’uomo” e della Fondazione Cariplo.

Nell’anno giubilare, il tema della giustizia è quanto mai attuale, ma va visto con la lente della misericordia e della redenzione nei confronti di quanti hanno commesso gravi errori tanto da finire in carcere. Mazzolari è maestro di umanità e cerca di leggere il cuore, non si ferma all’apparenza o al pregiudizio. Pur senza affermarla in modo esplicito, la prospettiva di don Primo è la stessa che sostiene la giustizia riparativa: bisogna dialogare più che condannare, dare opportunità più che chiudere porte, perché «chi non crede alla redimibilità di una creatura umana non è cristiano».

Ospiti d’eccezione saranno l’ex magistrato Gherardo Colombo, noto per aver condotto o contribuito a inchieste celebri quali la scoperta della Loggia P2, il delitto Giorgio Ambrosoli, Mani pulite, i processi Imi-Sir/Lodo Mondadori/Sme, e il cantautore Omar Pedrini, ex leader dei Timoria. A moderare l’incontro sarà la giornalista di CR1, Nicoletta Tosato. Interverranno anche i curatori del libro. L’evento è organizzato dalla Postulazione e dalla Fondazione Mazzolari di Bozzolo.

La riflessione di Mazzolari è in sintonia con il principio della fraternità di papa Francesco, che nella Bolla di indizione del Giubileo della speranza 2025, Spes non confundit, afferma: «Nell’Anno giubilare saremo chiamati ad essere segni tangibili di speranza per tanti fratelli e sorelle che vivono in condizioni di disagio. Penso ai detenuti che, privi della libertà, sperimentano ogni giorno, oltre alla durezza della reclusione, il vuoto affettivo, le restrizioni imposte e, in non pochi casi, la mancanza di rispetto. Propongo ai Governi che nell’Anno del Giubileo si assumano iniziative che restituiscano speranza; forme di amnistia o di condono della pena volte ad aiutare le persone a recuperare fiducia in sé stesse e nella società; percorsi di reinserimento nella comunità a cui corrisponda un concreto impegno nell’osservanza delle leggi».

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