Il campo comunale di calcio di Castelverde intitolato a Giuseppe Miglioli e il piazzale antistante alla Unione Sportiva Velox, altra sua grande passione
Il 2 aprile 2013 ci lasciò Giuseppe Miglioli, grande imprenditore, una persona tanto semplice quanto generosa, termini che ricorreranno spesso in questo testo, che fu parte attiva e concreta della ‘Cremonese pane e salame’, che noi tutti tifosi grigiorossi. con orgoglio ed affetto ricordiamo.
Nacque a Cremona, ma divenne ben presto cittadino di Castelverde, dove si diede da fare in modo concreto attraverso lo sport ed il volontariato per il bene della comunità.
Per questo motivo, lo scorso sabato, il Comune di Castelverde rappresentato dal Sindaco Graziella Locci ed all’Assessore alla Cultura Fabio Amadini, ha voluto ricordarlo intitolandogli il campo sportivo comunale e nel contempo, dedicando il nome della piazza antistante, all’Unione Sportiva Velox di cui fu grande promotore insieme agli amici, che hanno voluto essere presenti per rendergli omaggio: Barbisotti, Grazioli, Ghiggi, Misinto, Robusti e Bonoldi.
Insieme al giornalista Giorgio Barbieri che con lui ha condiviso l’esperienza alla Cremonese e che ha redatto la motivazione che ha accompagnato la cerimonia in cui è stata svelata la targa apposta all’ingresso del campo sportivo, erano presenti anche quattro suoi ex giocatori grigiorossi: Luciano Cesini, Felice Garzilli, Marco Nicoletti e Ivan Rizzardi.
A fare gli onori di casa il SIndaco Graziella Locci: “Oggi si realizza il desiderio dell’amministrazione comunale e della comunità di Castelverde di intitolare a Giuseppe Milglioli il campo sportivo comunale ed all’Associazione sportiva Velox, di cui ha fatto parte promuovendo l’attività sportiva a Castelverde, il piazzale antistante. E’ il nostro modo per ringraziarlo e ricordarlo per sempre”.
La parola è poi passata all’Assessore alla Cultura Fabio Amadini. ”Sono personalmente commosso in questo momento, per ricordare una persona che mi è stata molto vicino e non solo ha promosso lo sport, ma anche il volontariato e l’associazionismo nel nostro paese. Anche oggi ’AC Castelverde e tutti coloro che si impegnano a sostenere chi vuole fare lo sport, danno la possibilità ai ragazzi di esprimersi a livello sportivo e stare insieme attraverso i valori che Giuseppe Miglioli e la Velox, hanno sempre sostenuto rappresentando degli esempi nella nostra comunità”.
E’ toccato poi a Giorgio Barbieri leggere la motivazione dell’amministrazione e ricordarlo poi con grande affetto: “Per gli sportivi è un dovere ricordare Giuseppe, persona generosa a livello imprenditoriale e sportivo. Oggi qui abbiamo quattro ex giocatori della Cremonese con Luzzara Presidente e Miglioli vice, Luciano Cesini, l’unico giocatore a vestire la maglia grigiorossa, Ivan Rizzardi, Felice Garzilli, e Marco Nicoletti che abita a Castelverde. Nato a Cremona, ma diventato presto cittadino di Castelverde amava dire con orgoglio ‘Me sunti de Castegnin’, è un grande appassionato di sport, fino all’incontro con Luzzara e la Cremonese di cui divenne vicepresidente fin dal 1970, fu in quegli anni che portò l’impianto di illuminazione dello Zini al campo di Castelverde. Anche nell’attività avviata con i fratelli, il salumificio in via Fabio Filzi, era rispettato ed amato dai suoi operai, su tutti la tifosa grigiorossa Lina. Da vicepresidente della Cremonese, fu lui, su segnalazione di Cistriani, a portare Vialli a Cremona dal Pizzighettone per 300mila lire e qualche salume. Per i calciatori era prima di tutto un loro amico, a cui affidarsi per risolvere i problemi insieme all’inseparabile Erminio Favalli. Tra i ricordi che ho sicuramente quello della trasferta vittoriosa di Wembley, dove Giuseppe si portò ovunque la Coppa anglo italiana, aereo compreso. Dopo la Cremonese aiutò concretamente molte associazioni restando nella sua amata ‘Castegnin’.
Tra i giocatori il primo a prendere la parola è stato Luciano Cesini arrivato nel 1966 e restato in grigiorosso per tutta la sua carriera: “Senza Giuseppe Miglioli non ci sarebbe stata la ‘Cremonese pane e salame’, Giuseppe era un dirigente di campo e di spogliatoio, perchè capiva di calcio e di sport, ma sopratutto con il suo valore umano, sapeva entrare nello spogliatoio, nelle sue dinamiche, di gruppo e dei singoli. Ai tempi non esisteva il direttore sportivo, ma noi avevamo lui, con i suoi modi gentili e la sua simpatia, se non ci fosse stato lui ‘En dua ‘n’ dium’?. Giuseppe l’ho dentro e non mi mancherà mai”.
Felice Garzilli era uno dei più amati giocatori di quella Cremonese, doveva tenere a bada gli attaccanti avversari, con le buone e con le cattive ed i tifosi lo incitavano per questo: “Facile dire che per noi Giuseppe era un secondo padre, quando sono arrivato alla Cremonese insieme a molti altri nuovi giocatori nel momento della rifondazione, c’era direttore sportivo Morselli, ma il collante vero era lui. Non ci faceva mancare niente sotto ‘aspetto umano, qualsiasi problema era pronto a risolverlo, per quello a molti di noi è rimasto nei nostri cuori”.
Ivan Rizzardi è stato uno dei tanti ragazzi del settore giovanile lanciati da quella Cremonese, dove c’erano sicuramente bravi allievi, bravi allenatori, bravi dirigenti, ma soprattutto un ambiente special: ”Lui ed Erminio giocavano sempre a fare il carabiniere buone e quello cattivo, prima si andava da Erminio a discutere e poi fuori dalla porta c’era Beppe che ti prendeva sotto braccio e ti diceva ‘vieni con me che adesso sistemiamo le cose’. Quando fui ceduto al Napoli dalla Cremonese fu lui a dirmelo. Arrivai a casa e mia madre mi disse che aveva chiamato Miglioli ed io pensai di aver combinato qualcosa. All’inizio pensai ad uno scherzo, invece era tutto vero e lui ci tenne personalmente a dirmelo”.
Dalle parole di Marco Nicoletti, uno dei bomber grigiorossi più amati dai tifosi, traspare una particolare emozione: “Con Giuseppe, nei sei anni di Cremonese, ho avuto un rapporto speciale. Ci siamo rivisti spesso anche dopo, ma mai abbiamo avuto una discussione sul calcio, anche quando avrebbe potuto rimproverarmi un errore in campo, persona buona, semplice, disponibile e gentile. Sono contento che l’amministrazione abbia deciso di dedicargli il campo. Probabilmente verrò qui a fare l’istruttore e sapere di essere sul campo dedicato a Giuseppe mi regalerà una grande emozione”.
Breve, ma significativo, il ringraziamento ed il ricordo del figlio Riccardo Miglioli: “Ringrazio tutti, voi l’avete vissuto come un uomo generoso di sport, io ho avuto un grande padre e non ci sono parole sufficienti per ricordarlo, ma credo che questo sia un ottimo modo per farlo per sempre”.
Dopo la cerimonia nella quale si è tolto il drappo grigiorosso dalla targa, si è passati al piazzale antistante, dove anche gli amici della Velox Castelverde hanno voluto ricordarlo: “Grazie a Giuseppe abbiamo portato a Cremona tanti campioni del ciclismo. Organizzato gare fornendo ai ciclisti tutto il materiale necessario e l’incasso andava in beneficienza. Abbiamo organizzato una manifestazione podistica a livello nazionale, poi dal 1973 internazionale, che partiva da Castelverde ed arrivava allo Zini a Cremona, esattamente nell’intervallo del torneo organizzato da noi ‘Luzzara-Quaini’”.
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