26 settembre 2025

Il Coro Ponchielli Vertova ritorna a Cremona con Loris Braga: una serata musicale all’insegna della grande lirica italiana

La Biblioteca Statale di Cremona ha ospitato stasera una serata dedicata al melodramma, che ha riunito un pubblico numeroso ed entusiasta, nel segno di “Echi d’Opera”, appuntamento inserito all’interno della Cremona Musica International Exhibitions and Festival, la fiera internazionale che ogni anno richiama in città musicisti, operatori e appassionati da tutto il mondo.

Il Coro Ponchielli Vertova, protagonista indiscusso dell’evento, ha guidato il pubblico attraverso un vero e proprio itinerario musicale, un crescendo di dinamiche e colori pensato per stupire senza mai perdere compattezza e rigore. L’affetto dei cremonesi verso questa formazione è stato evidente, ed è sempre un piacere constatare che questo coro mantiene una serie piuttosto fitta di appuntamenti, riuscendo a preservare una solida identità artistica.

Il viaggio musicale si è aperto nel segno di Giuseppe Verdi, con il Preludio da La Traviata. Da subito è emersa la compattezza del coro maschile con Or co’ dadi – Squilli echeggi da Il Trovatore, fino a raggiungere la piena sonorità dell’ensemble al completo in Gli arredi festivi da Nabucco. Tra i momenti più intensi, la delicata espressività di Kseniia Overko in La Vergine degli Angeli dalla Forza del destino, dove timbro e dinamiche hanno affascinato per morbidezza ed eleganza. La sezione si è chiusa con l’immancabile Gloria all’Egitto da Aida, salutata da applausi convinti e calorosi.

La seconda parte ha preso avvio con il Preludio dalla Carmen di Bizet, in cui l’orchestra ha trovato piena libertà espressiva. I soli, distribuiti nelle arie e nei brani corali, hanno convinto per precisione e sensibilità interpretativa. In particolare, il basso Mauro Corna ha colpito per potenza e proiezione della voce, rivelandosi una presenza sicura e capace di reggere con autorevolezza l’orchestra. Il programma ha proseguito con pagine scelte di Puccini e Mascagni, intervallate dalla prima assoluta di Daniele MaffeisIntermezzo lirico per archi, che ha portato una ventata di intimità con tinte delicate, quasi sensuali, e un lirismo che strizzava l’occhio alla tradizione verista. Non sono mancati momenti toccanti come Vissi d’arte da Tosca e la commossa Vecchia zimarra dalla Bohème, intermezzi calibrati con misura all’interno di un impianto chiaramente corale. Il finale, con Diecimila anni al nostro Imperatore da Turandot, ha suggellato un percorso dinamico e in costante crescita.

La guida di Loris Braga ha mostrato una crescita e una sintonia sempre più profonde con il Coro Ponchielli Vertova. La scelta di dare centralità al repertorio corale, incastonando i brani solistici come preziosi intermezzi, è stata particolarmente apprezzata dal pubblico. Alla fine, ciò che rimane è l’impressione di una festa corale, non solo musicale ma anche sociale. La forza del Coro Ponchielli Vertova risiede infatti nella capacità di creare momenti di aggregazione autentici, rari e preziosi in un tempo in cui occasioni simili diventano sempre più difficili da trovare.

Filippo Generali


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