Il Duomo di Crema innalza la qualità della preghiera. Nelle domeniche d'Avvento Messe in Gregoriano e per i Vespri il suono della cetra si alternerà a quello dell'organo accompagnando il canto
A Crema, Capitolo e Parrocchia, con il sostegno del CdA della Cattedrale, propongono per le quattro domeniche di Avvento – a partire dalla prossima, 1 dicembre - due celebrazioni diverse dal solito. Di intenso fascino sarà la S. Messa domenicale delle 9, celebrata da don Ersilio Ogliari, presidente del Capitolo della Cattedrale: l'Ordinarium, e cioè le parti fisse della liturgia, quelle che non cambiano mai, verrà proposto in canto gregoriano. Più nel dettaglio, l'esecuzione di Kyrie, Sanctus e Agnus Dei avverrà secondo la melodia della Missa XVII, di origine medievale, riservata proprio alle domeniche di Avvento e Quaresima. Una sola eccezione: domenica 8 dicembre, per la festa dell'Immacolata, sarà intonata la solenne e più nota Missa de Angelis, di epoca un poco più tarda rispetto alla precedente. Ogni domenica, poi, la liturgia si concluderà con l'antifona mariana dell'Avvento, Alma Redemptoris Mater (tradotta in italiano con "Santa Madre del Redentore"), mentre dopo la Comunione tutta l'assemblea sarà invitata a intonare uno dei canti popolari che evocano l'attesa del Messia, come "Innalzate nei cieli lo sguardo" e "Tu quando verrai". Nella terza domenica d'Avvento, improntata al tema della gioia per la Natività ormai vicina, la S. Messa inizierà con la melodia Veni veni Emmanuel ("Vieni vieni, o Dio con noi"), il cui ritornello suona come un annuncio a gioire perché l'Emmanuele sta per nascere.
Sempre nelle quattro domeniche di Avvento, alle 17.30, dopo anni di assenza tornerà la celebrazione dei Vespri. A promuoverla, in questo caso è la Parrocchia, con i due parroci don Remo Tedoldi e don Angelo Frassi. Durante la liturgia, imperniata sul canto dei Salmi e, poi, del Magnificat, sarà esposto il Santissimo Sacramento, con cui verrà impartita la benedizione conclusiva. Sotto il profilo musicale, la particolarità di questa proposta consiste nel fatto che l'organo si alternerà alla cetra, antichissimo e fascinoso strumento a corda utilizzato dal popolo ebraico proprio per il canto dei Salmi.
Al di fuori di queste due liturgie, tutte le altre celebrazioni domenicali restano confermate nelle modalità solite, e sempre in Cattedrale. Nei giorni feriali, invece, come già annunciato, le tre S. Messe quotidiane (ore 8, 10 e 18) si celebreranno nella chiesa sussidiaria di S. Bernardino, perché il Duomo sarà reso temporaneamente inagibile dai lavori per il nuovo riscaldamento. Il sabato, invece, dopo la S. Messa delle 10 verrà chiusa San Bernardino, e subito riaperta la Cattedrale, pronta ad accogliere la celebrazione festiva delle 18 e tutte le liturgie della domenica. Salvi imprevisti, tutte le liturgie – dunque anche quelle feriali - torneranno in Duomo il 17 dicembre, con l'inizio della Novena di Natale.
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