12 settembre 2024

Il ricordo del collega Paolo Zignani:"Più che un cronista era un cantore di vicissitudini umane"

Il giornalista Paolo Zignani, a lungo collega di Nazzareno Condina e suo amico, ci ha mandato questo ricordo del carissimo Nazza.

Con sfacciataggine impareggiabile, senza dignità, la morte ha violato e offeso le leggi del cuore, senza vergognarsi del gesto ignobile e osceno che ha compiuto, strappando Nazzareno Condina ai suoi familiari, alla moglie e ai suoi molti amici. Come ha potuto l'implacabile falciatrice trovare una via d'accesso al cuore di un uomo, la cui esistenza era giustificata dall'amore, dal lavoro, dalla generosità e dalla sensibilità dell'animo? Nazzareno, per anni e anni per me come un fratello, ha dato tutto se stesso, esprimendosi, spendendosi, intrecciando molti legami d'amicizia e d'affetto. Più che un cronista, era un cantore di vicissitudini umane, come ha ben detto in particolare, fra gli altri, Filippo Bongiovanni, riportato da cremonasera. Il giornalismo era troppo oggettivo, troppo freddo per lui, che amava ascoltare la voce poetica delle cose. Sono stato il suo redattore di riferimento per qualche anno a «La Voce di Cremona», e ho ben compreso, come chiunque leggesse i suoi articoli, le sue qualità. Era bellissimo parlare con lui, anche solo per telefono, per la sua capacità di sintonizzarsi. Sono stati anni di lavoro meravigliosi anche grazie a lui.  

Sì, era un poeta, come ha dimostrato sin dagli articoli sul «ladro di rose», fino ai suoi interventi su Facebook, nei quali non doveva render conto a nessun redattore, potendo esprimersi liberamente, cuore in mano, senz'altra regola che la fedeltà alle cose vissute. E su Facebook ricordo il post che ha scritto quando ha cambiato automobile, dopo tanti anni. Un pezzo di prosa stupendo. Qualcuno raccolga i suoi post più belli e li conservi. Molti giustamente gli vogliono bene e lo rileggeranno con gioia. 

Con il passare degli anni, maturava e cresceva, e la sua umanità si evolveva continuamente. Purtroppo le nostre strade si sono separate, ma quando ci incontravamo il tempo scorreva all'indietro, ed eravamo amici come un tempo. L'associazione ANDOM, che ha fondato per aiutare l'ospedale Oglio Po di Casalmaggiore, è una bellissima eredità, che continuerà a vivere.

Con la sua prematura e ingiusta morte, piango un amico, un fratello, che è stato aperto e disponibile, che ha saputo dare e ricevere, un uomo che ha saputo vivere. Ciao Nazzareno, mi mancherai immensamente.

 

Paolo Zignani


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commenti


Stefano

13 settembre 2024 09:52

La morte è ignobile e oscena perché così è stata creata la natura. C'è un altra via? No, purtroppo non c'è.