16 luglio 2024

Il senatore della Bellezza e scrittore, Ancorotti, l'imprenditore del mascara a Crema investe nei profumi con una nuova fabbrica da 50 milioni di pezzi l'anno

Clamoroso a Crema: il Re del Mascara Renato Ancorotti, imprenditore della Bellezza e Senatore innamorato dell’Italia, apre i suoi mercati al mondo dei profumi, ergo, si fa pure … “profumato”, oltre che “mascarato”. Leggiamo un po’ quanto segue: “Stiamo lavorando a una nuova fabbrica di 5.000 metri quadrati nell’area della nostra sede di Crema, che sarà dedicata alla produzione di profumi conto terzi, con una capacità produttiva di 45/50 milioni di pezzi all’anno, È un nuovo business che va ad aggiungere un importante tassello della cosmesi alla nostra offerta e in cui crediamo molto: abbiamo investito circa 18 milioni di euro, buona parte dei quali in macchinari all’avanguardia. La fabbrica sarà pronta a luglio ed entro la fine del 2025 contiamo di assumere un centinaio di persone.
 Abbiamo chiuso il 2023 a 115 milioni di euro, esportando all’estero 100 milioni di made in Italy; in base agli ordini già acquisiti, quest’anno prevediamo un fatturato di 153 milioni e la stima per il 2025 è di arrivare a 180 milioni. Il nostro primo mercato è la Germania con il 25% del totale, anche se da lì i nostri prodotti vengono venduti in tutto il mondo; seguono nell’ordine Francia, Italia, Stati Uniti ed Europa dell’Est”. In termini di categorie merceologiche, il mascara rimane il core business dell’azienda con il 70% del giro d’affari e circa 200 milioni di pezzi all’anno, seguito dalle polveri e dal fondotinta. “Il segreto del successo del nostro mascara non è solo nella formula, ma anche nello scovolino e nel tappino che lo pulisce, evitando di prendere dosi eccessive di prodotto. Per quanto riguarda i fondotinta, abbiamo recentemente lanciato il nuovo formato in mousse”.Ancorotti Cometics, che conta oggi circa 400 dipendenti, è detenuta al 40% dalla famiglia fondatrice e al 60% dal fondo L-Gam, che condivide con Renato Ancorotti l’ambizioso progetto di creare un gruppo attraverso il quale acquisire altre realtà dell’universo cosmetico, in modo da arrivare ad offrire una gamma di prodotti e servizi che comprenda tutte le tipologie e merceologie del beauty. Così hanno scritto, sul magazine On Line Fashion Network.

Cremasco, classe 1956, Renato Ancorotti è uno dei principali imprenditori della cosmesi e del mondo della bellezza. Amico personale della premier Giorgia Meloni (e della sua famiglia), Ancorotti è stato eletto in Senato nelle file del partito della premier. Fa parte della Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere e della delegazione italiana all'Assemblea parlamentare della Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). Per la legge di Bilancio 2024 ha presentato, insieme ad altri colleghi, due emendamenti per applicare l’esenzione dell’Iva agli interventi di chirurgia estetica. La sua passione è la bellezza e ha una particolare attitudine a scoprirla anche quando è soffocata dalla trascuratezza. Per questo ha deciso di rilevare l'ex stabilimento di macchine da scrivere Olivetti situato nel cuore della città di Crema, un edificio di 30.000 metri, progettato negli anni 60 dagli architetti Marco Zanussi e Renzo Piano in abbandono da tempo. E poi ha avviato la restaurazione e alla riqualificazione dell'immobile, coinvolgendo l’architetto – filosofo, quindi ArchiFilosofo Marco Ermentini. E i due professionisti e amici, per Crema e il Cremasco hanno fatto tanto e altrettanto faranno. L’architetto firmando recuperi e restauri sostenibili (anche in tutta Italia ovviamente), l’imprenditore senatore creando lavoro. Tutti e due inseguono il bello. E loro comune esperienza, per così dire, “restaurativa” legata alla rinascita, con ruoli diversi, dell’ex Olivetti, oggi Ancorotti Cosmetics, è diventata un libro: “La fabbrica per l’uomo: la rinascita della bellezza e l’eredità di Olivetti”. 

Stefano Mauri


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Donatella

18 luglio 2024 06:43

Sarà anche un bravo imprenditore ma sarebbe meglio se adeguasse gli stipendi degli operai che alla fine fanno grande un'azienda

Manuel

18 luglio 2024 15:47

Oops, sei sicura?
È amico di Meloni.
Da quando c’è lei al governo il Paese è tutto un rifiorire, un rinascimento...
almeno così si sente dire...