Il sindaco Galimberti: “Troveremo il modo per ricordare e onorare Gianluca Vialli. Potremmo dedicargli lo stadio.”
"Me lo ricordo non molto tempo fa seduto poco distante allo stadio Zini a tifare la sua e la nostra U.S. Cremonese. Una stanchezza riservata, una gentilezza accogliente, un garbo signorile e buono. “Ciao Gianluca”, tanti lo salutavano così, come un amico, con confidenza e affetto. Nel cuore dei cremonesi, da sempre.
Me lo ricordo in piazza Stradivari, invitato da persone fantastiche in una serata magica. Raccontava la sua storia, con ironia, intelligenza, profondità e tutte le persone ascoltavano in silenzio le sue parole, così vere anche perché provate dal fuoco della sofferenza, vissuta senza enfasi, con coraggio grande di una semplicità profonda, razionale, radicata in un amore intenso per la vita. E da quella serata tornammo a casa migliori, rafforzati dal suo coraggio, motivati da quel desiderio intenso di vivere.
Me lo ricordo sui campi di calcio quando, io allora più giovane, guardavo in TV le sue imprese. Potenza esplosiva, rara e coinvolgente bravura, passione per lo stupendo gioco del pallone, gioia di vivere in ogni corsa e ogni goal.
Per Cremona è un onore e un privilegio essere la città di Gianluca Vialli. E troveremo il modo per ricordarlo e onorarlo. Con lui e grazie a lui possiamo imparare ad essere coraggiosi, gentili, innamorati della vita. Ai suoi cari, in questo momento così difficile, un abbraccio carico di affetto, di riconoscenza e di stima.
E alla Rai, sull’eventualità di intitolargli lo stadio Zini, così ha parlato il sindaco: “Ne parleremo con tutti, ma è un’eventualità che prenderemo in considerazione senza dubbio”.
Così postò via social il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti
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commenti
Manuel
6 gennaio 2023 15:00
Ho apprezzato le capacità calcistiche di Vialli, mi ha fatto piacere il suo successo sportivo, anche a rappresentare simbolicamente le speranze di tanti giovanissimi pedatori cremonesi dell’epoca (tra i quali mi ci metto anch’io), ma la beatificazione anche no. Non l’ho conosciuto direttamente e, quindi, non esprimo impressioni in merito alle sue doti umane (sarebbe anche il momento sbagliato), ma di certo non parliamo di S. Francesco. Mi spiace davvero per la sua morte, come mi dispiaceva per gli ultimi anni così sofferti, ma pensiamo ai cremonesi (e non) martoriati dalle malattie più carogne e che, spesso, scivolano via nel silenzio, se non nell’indifferenza generali. Un uomo di meritato successo, come lui, va giustamente ricordato e celebrato, ma anche qui un appunto al sindaco: intitoliamogli pure un edificio sportivo, una via, un quartiere, ma di Giovanni Zini, che ne facciamo? Buttiamo nello sciacquone la sua memoria?
Il tempo passa inesorabile, i nuovi miti soppiantano i vecchi, i nuovi costumi, i vecchi, tutto ha senso ed è ineludibile, ma se, malauguratamente, un dì, un qualche nostro Grande Anfitrione dovesse dipartire, che facciamo? Cambiamo il nome alla città?
Pierpiero
7 gennaio 2023 10:43
La seconda parte del commento mi trova concorde. E' il pensiero che ho avuto anche io. Giovanni Zini, era una promessa del calcio morto in guerra. Non credo meriti di finire nell'oblio sportivo e non credo nemmeno lo vorrebbe Gianluca. Si possono trovare altri modi per ricordare Vialli, come è stato fatto, ad esempio, per Luzzara e Favalli che hanno avuto l'intitolazione delle tribune, se non vado errato.
Non seguo il calcio quindi non posso portare molti esempi ma posso portare il recente esempio dell'Olimpia Milano (basket, sponsor e proprietario Armani) che ha recentemente intitolato il proprio campo di gioco a un grande sportivo quale era Cesare Rubini.
Ecco, sempre a titolo di esempio, si potrebbe intitolare il campo di gioco dello Zini a Gianluca Vialli.
In siffatto modo, si onorerebbe Gianluca senza commettere uno sfregio alla memoria di Giovanni Zini.
Enzo
7 gennaio 2023 11:45
Con tutto il rimpianto per Vialli, il Galimba si conferma il noto elefante in cristalleria. Non posso che confermare quanto ha scritto in proposito Manuel.