Illuminazione pubblica nel caos: in alcune vie regna il buio, in altre le luci sono accese anche di giorno, quando non sarebbe necessario
Se nel comparto di via Aselli il problema è il buio e per sistemare la rete sarà necessario attendere almeno fino ad aprile, come ha fatto recentemente sapere il Comune (qui l'articolo), in altre vie della città il problema è esattamente l'opposto. Sembra paradossale, ma sull'illuminazione pubblica a Cremona regna il caos. Prova ne sono le tante segnalazioni di cittadini e i solleciti inviati in particolare dal concittadino Matteo Tomasoni per segnalare lo spreco di soldi pubblici causato dall'illuminazione accesa inutilmente in ore diurne.
E pensare che a fronte dei rincari proprio dell'energia elettrica anche il Comune si trova nella condizione di far quadrare, non senza difficolà, il bilancio. Spiega Tomasoni: "Il 29 novembre 2021 (prot 1799) segnalo ad alcuni assessori e all'Aem il fatto che l'illuminazione stradale si accende alle 16.15, con largo anticipo rispetto al crepuscolo". Le vie in questione sono viale Po, via dei Navigatori Padani, Parco Sartori, via dei Classici, via Massarotti (area piazza Cadorna e autosilo).
Nonostante la segnalazione che risale ormai a novembre, ad oggi, come si vede dalle foto scattate proprio in questi giorni, il problema permane. Il 20 dicembre, commenta Tomasoni, con una mail di sollecito segnala che "in via Massarotti le luci erano accese (non so da quanto tempo) alle 16.10, nonostante l'allungarsi delle giornate. Ovviamente in tutto questo tempo non si è intervenuti".
L'unica risposta pervenuta al concittadino è laconica: "Buongiorno sig Tomasoni, in riferimento a sua segnalazione le comunico che stiamo in attesa di riscontro da Citelum".
Ad oggi, il concittadino è ancora in attesa di risposta. E i fari dell'illuminazione pubblica continuano ad accendersi intorno alle 17, quando ancora c'è luce e non ci sarebbe bisogno di integrare con lampade e faretti. Altre vie sono interessate dallo stesso problema: via Dei Burchielli, degli Arenili, Bugada, del Sale, Serio.
Ma non finisce qui. "Altra criticità che segnalo ripetutamente da fine anno 2021 al Comune - commenta Tomasoni -, è quella nelle vie De Stauris, Bissolati, Pettinari, Sant'Omobono. Qui l'illuminazione pubblica è accesa al mattino, ben oltre l'orario notturno e dunque inutilmente". Giusto a titolo d'esempio, come si vede nell'ultima foto che pubblichiamo in alto a scorrimento, scattata oggi alle 8.15, via De Stauris.
Tomasoni, sempre in attesa di riscontri dall'ente pubblico, si è preso la briga di fare un veloce calcolo dello spreco di soldi pubblici. "Accensione al tramonto e all'alba di circa 1 ora + 1 ora = 2 ore giornaliere. 2 ore per 7 giorni = 14 ore - spiega -. Mediamente (durante 365 gg) le luci si accendo per circa 11/12 ore al giorno. Dunque nel nostro caso avremo un'accensione inutile in una settimana di circa 14 ore. È come se si consumasse energia inutilmente per un giorno la settimana, pari a 50/60 giorni l'anno".
Teniamo conto che l'accensione delle luci oltre il necessario comporta una maggiore spesa in termini di consumo di energia elettrica ma anche un deterioramento precoce dei materiali, ossia delle lampade, che dovranno ovviamente essere sostituite con maggiore frequenza (con relativi costi di materiali e manodopera).
Conclude Tomasoni: "Si dovrebbe verificare se all'alba le luci si spengono regolarmente. A volte succede che si spengono in anticipo, lasciando la sede stradale, gli incroci e i passaggi pedonali al buio. Dunque si tratta di verificare il funzionamento, e se serve sostituire l'apparecchiatura guasta".
A regolare accensioni e spegnimenti dell'illuminazione pubblica ci pensano degli "interruttori astronomici", ossia dispositivi che si collegano ad un impianto elettrico e che permettono di programmare, di attivare o disattivare un circuito (illuminazione pubblica, nel nostro caso) in base all'ora o alle condizioni di alba e tramonto. L'interruttore orario astronomico è un'evoluzione tecnologica dell'interruttore crepuscolare, con la differenza che quest'ultimo semplicemente rileva i livelli di luminosità esterni grazie a una fotocellula. L'interruttore astronomico, invece, permette il calcolo preciso dell'ora in cui sorge o tramonta il sole in qualsiasi periodo dell'anno e da qualsiasi latitudine o longitudine.
Il problema, evidentemente, è che tutto è lasciato andare e i risultati sono quelli documentati dai lettori: zone della città buie quando dovrebbero essere illuminate e zone della città illuminate durante il giorno, quando non ce ne sarebbe alcun bisogno.
In alto, a scorrimento, le foto inviate dai lettori.
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commenti
Pasquino
19 gennaio 2022 11:39
Ma in Comune assessore e funzionari ci sono ? Mi raccomando i premi di produzione ai responsabili e soprattutto complimenti a Citelium e a chi l'ha scelta e voluta ! I semafori poi altra piaga
Claudio
19 gennaio 2022 16:48
Il comune dovrebbe pagare anche qualcosa in più non al ribasso ma i lavori dovrebbero essere fatti con maggior cura .
ennio serventi
20 gennaio 2022 08:04
buon giorno. Toglietemi una curiosità: quale è, o quali sono, i meccanismi che regolano, o dovrebbero regolare, l'accensione e lo spegnimento della illuminazione pubblica? Grazie per la eventuale corretta e, possibilmente, chiara informazione.
Matteo Tomasoni
20 gennaio 2022 13:59
Buongiorno, oltre le cose già dette, rispondo volentieri al sig Serventi. Come programmare "l'orologio astronomico". Si imposta il prefisso (0372) telefonico. In questo modo l'apparecchio riconosce (dove viene installato) le coordinate e nel nostro caso, l'ora di accensione al tramonto e di spegnimento all'alba. Ad esempio se installato a Crema, inseriremo "0373". In caso di necessità, si può programmare "manualmente", le varie (orari) soglie di intervento. In alcuni apparecchi è possibile inserire il PIN, per evitare che i nostri dati possano essere manomessi da altri. L'apparecchio una volta installato riconosce l'ora solare, quella legale, e funziona in automatico. Ovviamente è alimentato da (per mantenere I dati) una batteria che deve essere mantenuta efficiente.
m.t.
serventi ennio
20 gennaio 2022 17:52
ringrazio vivamente il sig Tommasoni per le delucidazioni e le spiegazioni, compiacendomi anche per la conoscenza che dimostra di avere della materia trattata, cosa che, a giudicare da quanto pubblicato, manca agli addetti alle comunicazioni del Comune e, non me vogliano, a volte anche di chi scrive sul giornale