In Galleria del Corso le fotografie di Ernesto Fazioli dell'Archivio comunale
Nell’archivio fotografico del Comune di Cremona spicca un fondo di circa 700 immagini – oggetto di un lavoro di riordino e catalogazione – che documentano le trasformazioni della città dagli anni Trenta agli anni Cinquanta del Novecento, riconducibili al fotografo Ernesto Fazioli.
Ernesto Fazioli (Cremona, 27 maggio 1900 – 27 novembre 1955), voce autorevole nel paesaggio culturale di Cremona e della fotografia italiana, è ben conosciuto ai cremonesi, i quali ne hanno potuto apprezzare gli scatti in più occasioni: mostre e pubblicazioni hanno ripreso le sue opere più celebri, fino a farle diventare, nel tempo, quasi un “canone” della rappresentazione urbana.
Di questo stile sono traccia sia le immagini pubblicate sulla rivista Cremona, sia le numerosissime fotografie che documentano – come corrispondente del LUCE o incaricato dall’ufficio tecnico del Comune – il patrimonio artistico e le trasformazioni urbanistiche della città, insieme agli avvenimenti politici e culturali.
La Presidenza del Consiglio Comunale – con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Cremona e del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia – ne ha riproposto una selezione nell'ambito della mostra “SCENE URBANE - Cremona che cambia nelle fotografie di Ernesto Fazioli dell'archivio comunale”, tenuta nella Sala Alabardieri del Palazzo Comunale di Cremona dal 20 ottobre al 31 dicembre 2022, con il coordinamento di Mariano Venturini, responsabile dell'Archivio Comunale.L'esposizione, sulla scia dei lavori che si sono nel tempo depositati su Fazioli, ha fatto sintesi degli ambiti su cui le immagini del fotografo si sono maggiormente esercitate.
A beneficio della cittadinanza, vengono riproposti in Galleria del Corso i pannelli introduttivi delle sezioni della mostra, allo scopo di non spegnere la luce della memoria su volti, edifici e visioni della città del passato.
“Ci siamo impegnati in prima persona - dichiara il presidente del Consiglio comunale Paolo Carletti - a rendere decorose le vetrinette e ad allestire un piccolo spazio di storia cittadina ritratta ad arte dal maestro Fazioli. Passando in quella Galleria, frutto di discutibili scelte amministrative, i cremonesi potranno ripercorrere luoghi del passato in divenire. Poca cosa, certo, ma riteniamo che, con fantasia e passione, si possa contribuire a rendere Cremona sempre più interessante, vivibile e, perché no, semplicemente bella”.
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commenti
michele de crecchio
16 novembre 2023 14:59
Una iniziativa apprezzabile, questa del presidente del Consiglio Comunale, Paolo Carletti.
Negli anni sessanta il centro storico cittadino fu interessato, e spesso deturpato, dalla moda delle "gallerie commerciali". Allora l'attrattività del centro cittadino era ben superiore a quella attuale e la speculazione edilizia cercò di trarne vantaggio aumentando, anche attraverso la realizzazione di tali "gallerie", l'estensione delle vetrine disponibili.
La maggior parte di tali iniziative si rivelò poi, nella pratica, in un autentico "flop". Clamoroso il caso della "galleria Kennedy" che, brutta e inserita malamente in un contesto urbanistico meritevole di ben diversa attenzione, nonostante le particolari cure sempre riservatele dalla amministrazione comunale (a partire dalla intitolazione nientemeno che al noto presidente americano), è sempre stata poco e male frequentata. Percorrendola il pedone non gode, infatti, di nessun vantaggio rispetto alla meno inquietante e parallela via Goito.
La galleria dei Giardini, pur inserita anch'essa sotto un edificio decisamente deturpante il paesaggio cittadino, ha invece il pregio di collegare tra di loro due importanti poli di interesse (corso Campi e giardino pubblico) e, soprattutto se percorsa dal corso verso il giardino, garantisce un effetto scenografico (la vista, progressivamente più aperta verso il verde) indubbiamente gradevole.