31 luglio 2024

In parrocchia e tra le strade della favela: continua l’esperienza dei giovani cremonesi a Salvador de Bahia

È terminata la seconda settimana di servizio per Chiara Allevi, Gloria Clerici, Gianluca Faraco e Leone Maletta, i giovani della diocesi che si sono recati per un’esperienza di missione e servizio a Salvador de Bahia nella parrocchia di Gesù Cristo Resuscitato in visita al sacerdote cremonese don Davide Ferretti accompagnati dal responsabile dell’ufficio missionario don Umberto Zanaboni.

I giovani hanno partecipato alle attività già in essere nella parrocchia, come catechesi, tornei di calcio e l’incontro con i giovani della parrocchia che si è svolto durante la sera di sabato 27 luglio. In trenta ragazzi e ragazze si sono ritrovati per ascoltare il commento di don Zanaboni alla parabola del Padre misericordioso e per condividere il cammino di fede partito nella settimana trascorsa in Italia esattamente un anno fa e nella successiva partecipazione alla Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona. Commuoventi sono state alcune testimonianze dei ragazzi brasiliani e toccante il video proiettato che raccoglieva alcune foto scattate durante il loro soggiorno italiano, ospitati dalle famiglie e dalle parrocchie della diocesi di Cremona. Al termine dell’incontro, il gruppo ha condiviso una cena con piatti tipici brasiliani e l’ormai famoso salame di cioccolato, importato in Bahia nel 2017 durante la prima visita alla Parrocchia di Gesù Cristo Resuscitato.

Oltre alle attività parrocchiali, i quattro giovani volontari hanno accompagnato don Ferretti e Gloria Manfredini, da ottobre a Salvador di Bahia per il suo secondo anno da missionaria laica, al Centro educativo Kilombo, che accoglie i bambini nei momenti della giornata in cui non c’è scuola e fornisce loro un supporto didattico e educativo. Il progetto portato avanti da alcuni mesi da Manfredini riguarda lezioni di geografia, per mostrare ai bambini del quartiere quanto il mondo sia vasto e quanto sia importante conoscerlo. Ci sono poi le mattine passate alla scuola dell’infanzia San Josè Operario e la visita ad alcune famiglie più bisognose del quartiere.

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