In via Giuseppina una pista ciclabile rosso fuoco che fa sfigurare anche il red carpet della Croisette di Cannes
Tutto si può dire tranne che la pista passi inosservata. Anzi, la nuova ciclabile di via Giuseppina è in grado di far sfigurare il red carpet sulla Croisette di Cannes durante i giorni del festival del cinema. Ci manca solo il transito dei vari Tarantino, Stone, Pitt, Jolie e compagnia bella. Eccola lì in tutta la sua vermiglia appariscenza la nuova ciclabile che percorre tutta la via Giuseppina, da via Ippocastani fino all'ospedale.
Una lingua rosso cupo che tutto travolge nella sua rubiconda tracotanza: avallamenti del manto stradale, radici e colletti di piante, tombini; lambisce i marciapiedi lasciando in alcuni punti i passaggi pedonali risicatissimi. Corre fin verso l'ospedale inarrestabile, la rossa pista che pare un tracciato per go-kart e che gira già voce essere l'unico manufatto umano visibile dallo spazio insieme alla Grande Muraglia cinese.
I lavori sono terminati stamattina e la "rossa" è una delle tre ciclabili cofinanziate dalla Regione, insieme a quella di via Milano (esempio di sfida estrema nella lotta per l'evoluzione tra ciclisti e camionisti) e a quella di via Sesto. Complessivamente i tre progetti sono costati 433 mila euro di cui 200 mila finanziati dalla Regione attraverso il progetto "Strade sicure".
Nelle foto in alto, la nuova ciclabile. Foto Gianpaolo Guarneri - Studio B12
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commenti
Noi
10 febbraio 2022 14:54
Strade insicure piuttosto per pedoni ciclisti automobilisti vista la indisciplina ( semafori luci di posizione e presenza monopattini) e i non controlli
Luca Feraboli
10 febbraio 2022 16:50
La realizzazzione di una pista ciclabile equivale a dipingere una "quasi" linea rossa a terra.
E' come dire che gli schizzi di sangue su di un muro, scena ipotetica di un delitto, vengano verbalizzati dalla scientifica come "graffiti".
Il fatto è che qui il delitto è evidente, storto, sovrapposto, sfumato, incompleto, forzato, e agli occhi di tutti.
Abitare è essere ovunque a casa propria- questo diceva Ugo La Pietra nel 1979.
Io qui ci abito ma ormai non mi sento più a casa.
Complimenti a tuttti
Nessuno
10 febbraio 2022 17:32
Paradossalmente, è giusto nella città italiana capitale dei tumori, seconda classificata nell'inquinamento europeo, che ci sia la "red carpet" verso l'ospedale.
PierPiero
10 febbraio 2022 17:55
Mah!?
Meglio una striscia aragosta, quindi ben visibile e (potenzialmente) utile alla sicurezza dei ciclisti o due righine di delimitazione che non si ca.a nessuno?
In medio stat virtus dicevano i latini ma se devo scegliere uno dei due opposti io, per dirla alla Bertold Brecht, mi siedo dalla parte del torto, ovvero del colore vivace, visto che dall'altra c'è affollamento.
Gennaro Romaniello
10 febbraio 2022 18:02
L'ho percorsa ieri, con questo colore certamente si riconosce, spero che nessun automobilista mi investa pure qui (come avvenuto in via Mantova) QUI LE AUTO NON POSSONO CIRCOLARVI!!!
Roberto Regonelli
10 febbraio 2022 18:14
Non ho parole!
michele de crecchio
11 febbraio 2022 22:54
"Strade sicure" era l'obiettivo del finanziamento regionale che mi pare certamente raggiunto per le automobili, non certo per pedoni e biciclette costretti a contendersi lo spazio dei modesti marciapiedi preesistenti!