Inaugurata “Fragili Rive”, l’installazione di Ettore Favini in Galleria XXV Aprile. Galimberti: “Il flusso di persone in galleria metafora del flusso d’acqua nel fiume Po”

Il flusso di persone sotto la galleria come il flusso del Po. È questa la metafora proposta dall'artista Ettore Favini sotto la Galleria XXV Aprile con la sua "Fragili Rive". L'opera, inaugurata questa mattina alla presenza, oltre che dell'artista, dell'Architetto Corbari, dell'Assessore Barbara Manfredini e del Sindaco Gianluca Galimberti ha segnato la prosecuzione del progetto di rigenerazione urbana con un'installazione artistica permanente che rimarrà in galleria per 3 anni. 
"L'opera nasconde tanto lavoro dietro e vorrei ringraziare tutti coloro che l'hanno resa possibile" ha aperto Manfredini. "Inizialmente in progetto aveva un altro tema ma quando abbiamo incontrato Ettore abbiamo deciso di cambiarlo e puntare su quest'opera molto significativa" le fa eco Corbari. "Un progetto di interconnessione fra le realtà cittadine ed il fiume, il flusso di persone con il flusso d'acqua, una bella metafora per una città sempre più attrattiva" chiosa Galimberti. "Abbiamo deciso di installare anche i cartelli nautici, per significare ancora di più l'esperienza dell'acqua" commenta l'artista Favini.

L'opera, lunga 12 metri e costruita con alluminio riciclato verniciato a fuoco, di notte sarà illuminata grazie alla cablatura di due file di led blu nascoste verso il cielo della Galleria e sarà attivata automaticamente da un sistema crepuscolare satellitare.