29 giugno 2025

Iniziata la raccolta fondi per salvare la chiesetta di Giuseppe Verdi a Castelvetro. Fiorentini (Presidente Associazione Amici della chiesa delle Spine): è un atto d'amore verso il nostro territorio

E’ partita ufficialmente la raccolta di fondi per salvare dall’oblio eterno la chiesa dell’Annunziata detta delle Spine adagiata nelle campagne tra San Giuliano piacentino e Villanova d’Arda . Chi vorrà contribuire a questa iniziativa potrà devolvere il suo contributo sul conto corrente presso la Banca di Piacenza ( IBAN IT53Q0515665270CC0050010695) dell’ Associazione ‘Amici della Madonna delle Spine’ con sede a Castelvetro Piacentino.

“E’ un’operazione in due fasi”, spiega Roberto Fiorentini presidente dell’Associazione e autore del volume ‘La piana dei cieligi che ha dato il via alla mobilitazione dei cittadini della Bassa Piacentina. “In questo primo step dovremo raccogliere 35 mila euro per acquistare da un privato l’immobile che è in gravissime condizioni di stabilità. In un secondo step ci raccorderemo con enti pubblici e donatori privati per avviare il recupero vero e proprio dell’immobile”. “Spero che tutta la comunità della Bassa partecipi a questa grande operazione per salvaguardare una parte così importante della sua storia, soprattutto per le implicazioni che riguardano Giuseppe Verdi”. 

Il legame che unisce la chiesetta dell'Annunziata detta 'Madonna delle spine' al grande compositore è duplice. Da una parte la presenza di Don Giovanni Avanzi, parrocco nell'antico oratorio dal 1844 fino al 1857 e amico del compositore e della moglie Giuseppina Strepponi. Dall'altra la posizione della chiesetta posta a mezza strada tra Villa Sant'Agata di Villanova d'Arda e Cremona, luogo perfetto per le soste spirituali del Maestro di Busseto nel corso dei suoi trasferimenti, con tanto di imponente carrozza, nella città lombarda per l'acquisto di prodotti agricoli.

L'amicizia tra il sacerdote e il musicista aveva radici lontane, Quando Avanzi nel 1841 aveva iniziato la sua vita sacerdotale a Busseto in qualità  di canonico. E proprio in quegli anni il maestro lo aveva avvicinato nel borgo parmense, ancor prima di trasferirsi in territorio piacentino. Il rapporto tra i due si rinsaldò quando il religioso fu trasferito proprio all'Annunziata che all'epoca faceva era collegato a San Giuliano piacentino. Stessi anni in cui il sacerdote conobbe Giuseppina Strepponi che nel frattempo era entrata nella vita del maestro. I due tennero una fitta corrispondenza che proseguì anche successivamente al nuovo trasferimento di Avanzi questa volta a Vidalenzo: minuscolo centro dove il musicista , probabilmente su consiglio dello stesso prete, aveva fatto seppellire i genitori nel piccolo camposanto adagiato ai piedi della chiesa. E fu probabilmente lo stesso ex parroco dell'Annunziata a dettare la scritta sulla lapide dei genitori del maestro. Per anni Avanzi frequentò villa Verdi. Secondo alcune ricostruzioni storiche fu proprio lui a revisionare e tradurre per il compositore il testo della Messa da Requiem. In alcuni anni ne fu anche elemosiniere per venire incontro alle esigenze dei più poveri.

Una volta completato il recupero, spiega ancora Fiorentini, credo che la struttura potrà diventare sede di iniziative culturali: concerti, presentazioni di libri, convegni e , perché no, anche sede di esposizioni anche di arte contemporanea. Nonché punto d’appoggio per i  Cammini; primo fra tutti quello della via Francigena. O per coloro che vogliono ripercorrere i luoghi verdiani. Credo che tutto ciò, conclude il giornalista, sia un atto d’amore verso la nostra cultura e verso il nostro territorio”.

 


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