Innovazione e tradizione a Cremona Musica. Un innovativo dialogo fra due pianoforti e il tradizionale Premio Abbiati del Disco
L’uomo aspira al virtuosismo del gesto robotico mentre il robot cerca di imitare il movimento e le emozioni umane. È in questa dualità che Edouard Ferlet, pianista jazz parigino, porta il tema dell’innovazione all’evento musicale internazionale in corso fino a domani a CremonaFiere, Cremona Musica International Exhibitions and Festival. Ferlet propone un dialogo fra due pianoforti, un Disklavier e un pianoforte Silent, si tratta di un sistema che sta sviluppando dal 2015, che ha dato una nuova percezione del suonare il pianoforte, dell’improvvisazione, dell’interazione e della composizione con l’obiettivo di evocare una poesia innovativa per esplorare le infinite possibilità offerte per muoversi verso nuovi territori musicali.
“È la mia prima esperienza nella città lombarda- spiega Ferlet- e qua presenterò in anteprima l’album Pianoïd², un futuro possibile del recital pianistico, in cui parlo del rapporto trauomo e robot. I robot nascono per imitare i gesti umani, tuttavia con l’avanzamento della tecnologia, si è verificato un ribaltamento e ora sono gli uomini a rincorrere i gesti robotici, capaci di imprese per noi impossibili. Lo scopo di Pianoïd è mostrare la poeticità del movimento automatizzato. Per esempio, l’essere umano può suonare lentamente, ma non così lentamente come può fare una macchina, o così veloce, o così forte. Fino ad ora potevamo tentare di colmare il gap con l’ausilio dell’elettronica, ma in Pianoïd lo facciamo con strumenti acustici, come il piano Yamaha Disklavier”. L’appuntamento con Eduard Ferlet e il suo dialogo è in programma domani, domenica 24 alle ore 15 in sala Stradivari.
“La fiera sta confermando in questi giorni la sua molteplice apertura - dichiara Roberto Biloni Presidente di CremonoaFiere-. Qui rappresentiamo diversi strumenti e diversi generi musicali, ma soprattutto anche attraverso questi eventi mostriamo la visione sul futuro del settore affinché gli amanti della musica, oltre ad avere occasioni di affari e di prezioso scambio culturale, possano avere anche una visione sullo sviluppo del settore. Senza dimenticare l’importanza dell’apertura di nuove rotte turistiche per il nostro territorio.”
La manifestazione riserva ampio spazio anche alla tradizione musicale, ad esempio l’appuntamento di domani per l’attesa cerimonia del V Premio Abbiati del Disco promosso dall’Associazione Nazionale Critici Musicali, che ogni anno individua le migliori edizioni discografiche distribuite fra il 2022 e il 2023, eleggendo due vincitori per ognuna delle sei categorie. l Premio Abbiati del Disco 2023 vede vincitori per la categoria “Repertorio operistico” La vestale di Gaspare Spontini eseguita da Les Talens Lyriques diretti da Christophe Rousset (edizioni Bru Zane) e La voix humaine di Francis Poulenc con protagonista il soprano francese Véronique Gens e il direttore Alexandre Bloch alla guida dell’Orchestre National de Lille (Alpha). Per il “Repertorio sinfonico” si aggiudicano il Premio l’incisione (Warner) della Messa di Gloria di Gioachino Rossini eseguita dall’Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano e The Symphonies di Carl Nielsen con la Danish National Symphony Orchestra diretta da Fabio Luisi (Deutsche Grammophon). Nella categoria “Musica d’insieme” vincono la Cappella Pratensis di Stratton Bull per l’incisione della Missa Maria Zartdi Jacob Obrecht (Challenge Classics) e l’Accademia Bizantina di Ottavio Dantone per l’esecuzione dei Concerti grossi op. 3 e op. 6 di Georg Friedrich Händel (HDB). I pianisti Leif Ove Andsnes e Bertrand Chamayou vincono nella categoria “Repertorio solistico” rispettivamente per le incisioni dei Quadri poetici op. 85 di Antonín Dvořák (Sony) e della suite Vingtregards sur l’Enfant Jesus di Olivier Messiaen (Erato). Per la categoria “Nuova musica” vincono Dérives di Gérard Grisey eseguito dalla WDR Sinfonieorchester diretta da Sylvain Cambreling e Emilio Pomàrico (Bastille musique) e Prozession di Enno Poppe alla guida dell’Ensemble Nikel e dell’Ensemble Musikfabrik (Wergo). Infine il Premio speciale va a Robert Levin per l’album The Piano Sonatas di Mozart edito da ECM e a Marco Angius e all’Orchestra di Padova e del Veneto per l’incisione dei Dieci Dieci versi di Emily Dickinson e Parola da Beckett di Giacomo Manzoni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti