Insulti sessisti a Bagnolo Cremasco contro un arbitro donna. La giunta bagnolese li condanna. Fare l’arbitro oggi è più che mai da eroi
“L'Amministrazione Comunale con fermezza si dissocia da quanto purtroppo accaduto oggi alla giovane arbitro che stava svolgendo con passione il suo lavoro presso il nostro centro sportivo. In nessun modo deve venire meno il rispetto in un contesto di crescita per le nostre giovani generazioni. Certi commenti volgari, sessisti ed offensivi, figli di una corrente di pensiero maschilista e patriarcale, non possono e non devono ancora nel 2024 avere terreno fertile. Siamo al fianco della ragazza esprimendole massima solidarietà e collaborazione per individuare chi ha proferito tali parole, unitamente alla speranza che questo spiacevole episodio non la scoraggi per il prosieguo della sua passione”!
Così postò via social l’amministrazione comunale di Bagnolo Cremasco. E non dimentichiamo poi pure tutti gli insulti, in altri sport, tipo il Basket, cui sono sottoposti i malcapitati direttori di gara. Fermo restando che in fatto di ignoranza, gli spalti calcistici la fanno, ahinoi, da padroni.
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commenti
Marco
4 novembre 2024 21:04
Sono personaggi che già non stanno bene con sé stessi e sfogano la loro frustrazione su chiunque, in questo caso una donna.
Ma non si mettono in gioco ad arbitrare una partita prendendosi delle responsabilità, preferiscono fare i prepotenti convinti che con la paura e le urla si ottenga tutto per poi scappare.
Poveri famigliari, tutto molto triste .
Daspo per tutta la vita .
Stefano
5 novembre 2024 22:20
Ma veramente finché non mi dite cosa avrebbe detto questo signore all' arbitressa, la notizia non mi soddisfa. Dobbiamo sapere per filo e per segno cosa avrebbe detto, e non giocare sulle allusioni per provocare reazioni disgustate. Dunque cosa le ha detto? Grazie.
Gianni
6 novembre 2024 10:04
Cominciamo dal titolo in testata " Fare l'arbitro oggi è più che mai da eroi".
Una frase così è improponibile. Gli eroi al giorno d'oggi sono i volontari di Valencia, dell'Emilia Romagna, della Toscana, chi cerca di portare aiuti umanitari in Palestina, come "ieri" era il personale sanitario in prima linea per il COVID e la lista potrebbe essere più lunga a sottolineare i veri eroi.Il giornalista che ha scritto questa frase dovrebbe rendersi conto dell' offensivita' di una frase del genere, coniata per una ragazza che sgambetta per novanta minuti.
Inoltre, come ha già detto giustamente Stefano l'articolo dovrebbe essere più completo per giudicare le malefatte (o la goliardia) dei vocaboli usati. Inoltre insulti o scherzi ne subiscono da sempre anche gli arbitri maschi. Se si è arrivati, anche giustamente, alla parità dei sessi non vedo quale sia questo grosso scandalo e la relativa indignazione comunale. Forse che gli scandalizzati addetti comunali lamentino tutte le domeniche anche gli improperi (o la goliardia) anche rivolti agli arbitri uomini?!
Penso che i problemi per indignarsi siano ben altri.
Manuel
6 novembre 2024 22:47
D’accordo che ci siano cose, azioni ben più importanti dell’arbitraggio una partita di calcio. D’accordo pure come il “tiro al piccione” (arbitro maschio), sia sport nazionale, ma la vostra richiesta di informazioni più che “dettagliate”, rasenta il voyeurismo.
Cosa volete che abbiano “teneramente bisbigliato” i tifosi imbufaliti alla giovane pulzella? Lavorate all’oratorio? Non avete mai frequentato un’osteria? Cosa ci sarà mai da sapere?
Se poi volessimo consigliare alla giovane promessa arbitrale di dedicare tempo ad attività più elevate, appaganti, va bene, mi accodo anch’io.
Stefano
7 novembre 2024 15:35
Voyeurismo? Ma allora lei ammette la delazione. Chiarezza ci vuole in tutto. Altro che dicano cosa ha detto. In fondo qualcuno recentemente ha dato del coglione a un generale e il giudice gli ha dato ragione. Non era voyeurismo, ma allegoria.