L'addio a Totò Schillaci nel il suo ricordo cremonese, quando firmò la rimonta della Juve allo Zini, quel 3 dicembre di 35 anni fa. La classe del campione ha lasciato il segno anche a Cremona
La morte di Totò Schillaci, in questo uggioso giorno di settembre dalle tinte decisamente autunnali, colpisce e addolora naturalmente tutti. L’eroe delle Notti Magiche di Italia ’90, il ragazzo di Sicilia arrivato dalla Serie B ed esploso appunto in quello storico mondiale che vide la nostra nazionale arrivare terza alle spalle di Germania ed Argentina, aveva lasciato traccia, delle sue doti di calciatore e di bomber, anche a Cremona proprio a pochi mesi dal mondiale.
Il 3 dicembre 1989 aveva permesso alla “sua” Juventus, allo Zini, di rimontare un inatteso doppio svantaggio. In quel Cremonese – Juventus, di un assolato ma freddo pomeriggio, i grigio rossi si erano trovati in vantaggio per 2-0 grazie alle reti di Filippo Citterio e Luigi Gualco, ma la Juve era riuscita a rimontare, riducendo prima le distanze con Angelo Alessio e pareggiando poi con una rete del suo bomber, Salvatore Totò Schillaci.
Qualche mese più tardi, l’8 aprile 1990, a Torino, la Cremonese ne aveva addirittura presi quattro. Schillaci aveva segnato la seconda rete dopo quella di Nicolò Napoli (le altre erano state realizzate da Angelo Alessio e da Pierluigi Casiraghi). Un campione, Schillaci, che è decisamente entrato nel cuore degli italiani grazie alle sue gesta sportive e che, anche incrociando la Cremonese, ha lasciato il segno dimostrando, sempre, la sua classe.
Eremita del Po
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