18 ottobre 2024

L'Aipo, l'onda di piena potrebbe interessare le aree golenali. Sì ma quali?

Ecco il comunicato dell'Aipo sullo stato del fiume. "Le intense precipitazioni che hanno interessato nella mattinata il bacino dell'alto Po hanno generato incrementi al di sopra della soglia 2 di criticità (moderata, colore arancione) nelle sezioni piemontesi di San Sebastiano e Crescentino. 

Si prevede il transito della piena nei tratti vallivi con valori superiori alla soglia 1 nelle prossime 24-36 ore. Sulla base delle attuali stime, il tratto emiliano-lombardo vedrà nuovi contributi degli affluenti a seguito delle precipitazioni previste per la giornata di sabato, che potranno incrementare ulteriormente i livelli attesi nel tratto medio e terminale del Po nelle prossime 36-48h.

Le aree golenali possono essere interessate dall'onda di piena.

Si raccomanda prudenza nell'avvicinarsi al fiume e alle golene interessate dalla piena nonchè nelle attività di navigazione fluviale.

Considerate le previsioni, l'Ufficio AIPo di Modena ha attivato il servizio di piena H24 sui corsi d'acqua di competenza.  

Prosegue l'attività di monitoraggio della situazione e di controllo delle opere idrauliche nel piacentino e del parmense da parte del personale degli uffici AIPo di  Piacenza e di Parma, nonchè l’attività di monitoraggio e previsionale sui livelli del Po da parte del Servizio di Piena centrale dell'Agenzia".

Intanto il comitato "Amici del Grande fiume" di Polesine Zibello invita Aipo a usare "meno approssimazione" evidenziando che "nelle comunicazioni ufficiali l'ex Magistrato per il Po scrive di usare prudenza nelle aree golenali. Ricordiamo, e non dovremmo essere noi a farlo, che esistono aree golenali aperte e aree golenali chiuse e, in queste ultime, si trovano case abitate ed attività economiche ed agricole. Aipo indichi chiaramente di quali golene parla, onde evitare di ingenerare sospetti circa l'eventualità di un terrorismo mediatico che noi, ovviamente, non vogliamo neppure immaginare". Lo stesso comitato attacca anche la Provincia ricordando che "a fine agosto erano stati annunciati, in una pubblica assemblea a Ragazzola, come imminenti i lavori di sistemazione del ponte sul Po "Giuseppe Verdi". Erano talmente imminenti – affonda il comitato – che ad oggi non è iniziato un bel nulla. La Provincia di Parma chiarisca ai cittadini, che sono anche elettori oltre che contribuenti, se e quando saranno avviati i lavori, finanziati con i soldi dei contribuenti e di inutili multe rifilate dall'autovelox posizionato dalla Provincia di Cremona anni fa".  A tale riguardo, di nuovo lo stesso comitato ricorda che "La Provincia di Cremona, al primo anno di attività dell'autovelox, a mezzo stampa comunicava di aver incamerato qualcosa come due milioni di euro. Forse con i fondi incassati negli anni da un autovelox, che riteniamo tuttora inutile, si sarebbe potuto costruire un ponte nuovo, magari non in cemento armato vista la durata limitata di questo materiale".

Foto Gianpaolo Guarneri (FotoStudio B12)


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