L'esempio di Torricella del Pizzo. I volontari comunali puliscono le strade, ripuliscono il cimitero e tengono in ordine l'argine del Po
Un “plotone” di quasi trenta volontari che si sono presi a cuore il loro paese, non a parole ma con i fatti, rimboccandosi le maniche, “armandosi” di guanti, pale, sacchetti e tutto il necessario per dare vita ad un borgo più bello, più accogliente, più vivibile. Non per il gusto di apparire (anzi) ma per amore della loro terra; l’amore dimostrato con le opere, con la fatica ed il sudore, con grande senso di responsabilità e senso civico, dimostrando che la cosiddetta cittadinanza attiva la si può realizzare, tutti i giorni, in modo tangibile, oltre le parole. Creando una comunità viva e attiva, dinamica e coesa. E’ una bella storia quella che si sta “scrivendo” a Torricella del Pizzo, piccolo borgo fluviale con poche centinaia di abitanti. Qui l’Amministrazione comunale ha lanciato l’idea, bella, di dar vita all’albo dei volontari comunali, con l’obiettivo quindi di coinvolgere tutti, nel segno di un progetto vero di cittadinanza attiva, capace di coinvolgere tutti, senza escludere nessuno. Un progetto concretizzato in piena regola, passato in consiglio comunale, con i volontari tutti assicurati, con tanto di modulo d’iscrizione compilato e firmato in ogni sua parte. All’appello, finora, hanno risposto in 26 (mica male per un piccolo comune con poche centinaia di abitanti) e le “porte” per iscriversi sono ovviamente aperte a tutti. A coordinare l’iniziativa sono il vicesindaco Cristina Fadani insieme al consigliere Fabio Chiappani. “Ci siamo occupati del verde pubblico – spiega il vicesindaco Fadani - alcuni con i propri trattori hanno tagliato i cigli degli argini e dei fossi in paese. Abbiamo potato tutta l'aiuola che da inizio paese arriva in piazza, abbiamo potato piante sul retro del cimitero con anche le aiuole, abbiamo pulito dentro al cimitero che era pieno d’ erba e sistemato il parcheggio del cimitero dove c'era erba alta un metro e piante secche. In più, quando c'è stato l’ultimo temporale si sono rotte due piante e abbiamo tagliato e sistemato anche quelle”.
Strade in ordine, cimitero ripulito, argine del Po a sua volta oggetto di un vero e proprio “lifting”. Questi i primi risultati maturati grazie all’impegno e alla disponibilità dei 26 volontari: una squadra bella e affiatata che fa del decoro urbano una delle sue missioni e dell’amore per la propria terra un perno sul quale continuare a lavorare, per il bene dell’intera comunità, per il suo presente guardando sempre al futuro. Con la consapevolezza che insieme si possono fare grandi cose, partendo da quelle semplici.
Eremita del Po
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