L’opposizione contro il vicesindaco Virgilio: “Dopo 10 anni di mandato, solo annunci propagandistici fuori tempo massimo”
L'opposizione unita all'attacco del vicesindaco Andrea Virgilio dopo il suo editoriale su CremonaSera "La destra cremonese e la memoria del criceto". E lo fa compatta: con Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega, Viva Cremona e Movimento 5 Stelle. Ecco la risposta dell'opposizione.
Il Vicesindaco di Cremona Andrea Virgilio, con “l’eleganza” che lo contraddistingue, insulta l’opposizione attribuendole la memoria del criceto.
Ebbene, noi ricordiamo benissimo la sua “azione” amministrativa di questi dieci anni ed è nostro dovere ricordarla ai cremonesi che saranno chiamati a breve a giudicare.
Nel suo intervento parla di salvaguardia del consumo del suolo agricolo, ma omette o, forse, dimentica (a proposito di criceti) di essere stato lui a proporre all’approvazione della Giunta Comunale il Piano Attuativo del Polo Logistico di Via Mantova che prevede la cementificazione di 300.000 mq., ormai anacronistico.
Dichiara di voler ridurre la superficie delle strutture di vendita, dopo aver autorizzato per anni la realizzazione di svariati supermercati in ogni punto della città e, solo poche settimane fa, aver approvato un enorme insediamento commerciale (circa 28.000 mq. di superficie di vendita) lungo la Paullese, sopprimendo circa 60.000 metri quadrati di aree oggi coltivate.
Organizza convegni sulla qualità urbana nei quali riesce ad ottenere pubblicamente sonore bacchettate dal Sovrintendente, per poi autorizzare la costruzione di capannoni in cemento in Via Giordano, vista Torrazzo, rivendicandone la qualità architettonica.
Questi pochi, tra i tanti esempi citabili di non governo del territorio, rendono poco credibili i proclami elettorali dell’Assessore.
Dopo dieci anni di mandato, durante i quali si è limitato, per mancanza di una propria visione, ad approvare piccoli e modesti interventi al Piano di Governo del Territorio del 2013, slegati da un disegno organico e da una traiettoria sorretta da una vera cultura di governo, dimostra di non aver ancora compreso lo scopo e l’utilità dello strumento che vuole cominciare a modificare a pochi mesi dal voto.
Dichiara che “le modifiche al PGT si concludono generalmente alla fine….del mandato amministrativo”, ignorando che il Piano di Governo del Territorio non può essere la scopa che raccoglie i coriandoli dal pavimento dopo la festa di carnevale (mandato elettorale) e dimostrando così di aver navigato a vista in questi anni, come a più riprese abbiamo sottolineato.
Se gli annunci propagandistici sbandierati fuori tempo massimo fossero fondati su una reale volontà politica e su una solida cultura urbanistica, l’Assessore avrebbe dovuto proporre una Variante Generale al Piano del Territorio nei primi anni di mandato, anche perché questa richiede una lunga e laboriosa fase partecipativa che non può essere compressa per ragioni elettorali. Ma non lo ha fatto, e ha sempre preferito fuggire dalle proprie responsabilità.
Due cosa appaiono evidentissime dall’intervento dell’Assessore che discetta, tra l’altro, di temi universali con una profondità da chiacchiere al bar in salsa PD: la totale solitudine nella difesa del suo operato e l’assordante silenzio della maggioranza.
Carlo Malvezzi - FI
Alessandro Zagni - FdI
Simona Sommi - Lega
Maria Vittoria Ceraso - Viva Cremona
Luca Nolli - M5S
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commenti
Ernesto cabrinio
26 luglio 2023 13:42
Ok....sono d'accordo.