14 ottobre 2024

La Cremonese non è solo calcio: la festa in ricordo di Eraldo Ferraroni, consigliere, tifoso e anima della squadra grigiorossa. Una giornata con gli ex giocatori e i tifosi di sempre

Continuano le iniziative del gruppo ‘Amici della storia grigiorossa’ per dare il giusto rilievo alle figure, giocatori e non solo, che hanno fatto la storia della Cremonese nei suoi 121 anni di vita. Non più solo la celebrazione del compleanno della USC ogni 24 marzo in piazza Sant’Angelo, prima sede dell’Unione, ma una ricerca che va al di là del calcio per far conoscere a tutti i tifosi grigiorossi la vera natura di una passione che coinvolge gli aspetti più profondi della cultura e delle tradizioni cremonesi.

Dopo la pubblicazione del libro ‘Zini uno di noi’, la scoperta della cascina natale di Giovanni Pietro Zini a Paderno e del suo monumento al Cimitero di Cremona, l’apposizione della targa ricordo nella cascina della famiglia del presidentissimo Domenico Luzzara, sabato 12 ottobre è stata la volta di un altro personaggio, forse meno conosciuto dai tifosi ma la cui importanza per i colori grigiorossi è stata fondamentale.

Stiamo parlando del Cavaliere Eraldo Ferraroni classe 1946, nato a Bonemerse e deceduto nel 2017, per anni consigliere, tifoso e molto altro ancora nella squadra societaria di Luzzara. Entrato nel 1977 nel consiglio della Unione sportiva cremonese, delegato di seguire i rapporti con il centro di coordinamento dei club grigiorossi, non ha mai ammainato la bandiera grigiorossa, neanche nei momenti più difficili, quando la USC ha rischiato di fallire tra il 1999 e il 2001. In quei momenti tetri, rimasti come una cicatrice nei nostri cuori, Ferraroni, insieme a pochi altri, ha messo le mani al portafoglio per venire incontro al deficit finanziario che rischiava di non far iscrivere la squadra al campionato di serie C2.

Lui ha risposto presente quando ben più conosciuti e quotati giocatori e allenatori cremonesi, che avevano raggiunto enormi successi grazie al trampolino di lancio grigiorosso faticavano anche solo a rispondere agli appelli per non far morire la gloriosa Unione Sportiva Cremonese, figurarsi aprire il portafoglio. Papà di Ettore, cremonese doc., imprenditore di successo nel campo dei mangimi è stato ricordato a Bonemerse nella sua cascina da una nutrita serie di giocatori tra cui Garzilli, Montorfano, Nicoletti, Cesini e Dall’Igna, insieme a numerosi tifosi grigiorossi. Un abbraccio ideale da brividi sulla schiena che riannoda, al di là degli splendidi campionati che ci sta facendo vivere la squadra negli ultimi 8 anni, il legame tra la Unione Sportiva Cremonese e il suo popolo, soprattutto coi tifosi più giovani che non conoscono la storia di questa passione, elemento imprescindibile per assicurare un futuro luminoso ai colori grigiorossi. E preservarne una fiamma che oggi arde vigorosa, ma che sappiamo dovrà essere curata da tutti noi, ognuno con le sue possibilità e capacità, quando ce ne sarà di nuovo bisogno.

No, per noi la Cremonese non è solo calcio, e i momenti come questo lo rappresentano in maniera evidente.

Lunga vita USC!

Stefo Mansi


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