La crisi dei negozi sui corsi: sparisce il commercio, arrivano Aspm ed Enel. Un liutaio al posto del bar all'angolo di via Milazzo. E "il Papiro" per vivere si sposta in un negozio più piccolo
Negli ultini dieci anni a Cremona hanno chiuso 123 attività commerciali di cui il 30% in pieno centro storico. L'allarme è arrivato da Confcommercio che ha indicato nell'eccesso di spazio dato dal Comune alla grande distribuzione la ragione della crisi. Dello stesso tenore anche Confesercenti che teme un'altra raffica di chiusura con i nuovi grandi spazi commerciali in arrivo che di fatto costituiranno una sorta di muro per chi vuole arrivare in città per fare spesa. D'altra parte, basta passeggiare per le vie del centro per rendersi conto di quanto è profonda la crisi del commercio. Serrande abbassate in tante parti del cuore cittadino, da corso Garibaldi (il record delle saracinesche chiuse) a corso Campi, da corso Matteotti a via 20 settembre. Ma da qualche settimana è in atto un'altra trasformazione che indica come negli spazi che riaprono ci sia una sorta di "rivoluzione", dal commercio tradizionale a quello dei servizi o dell'artigianato. Così in corso Campi, al posto di un negozio di intimo da qualche giorno ha aperto i battenti l'Aspm, un tempo l'Azienda di servizi di Soresina e oggi pronta a mettersi sul mercato per le fornite di neregie elettriche. Lo stesso è accaduto in corso Garibaldi, il grande malato, dove al posto di un negozio di costumi da bagno hanno aperto Enel e Iliad per fornire abbonamenti telefonici ma anche forniture di energia elettrica e gas. Ma la trasformazione, sempre in corso Garibaldi, un tempo grande strada del commercio nel tratto tra corso Campi e piazza Sant'Agata, la si può vedere nella vetrina che sta per riaprire all'angolo di via Milazzo: al posto di un bar-cioccolateria aprirà un liutaio. Ma la crisi del commercio in corso Garibaldi si nota anche in altri piccoli movimenti, come quello del Papiro che, per sopravvivere, ha lasciato il vasto spazio accanto alla Casa di Stradivari per spostarsi sul lato opposto in uno spazio più ristretto che possa permettere un risparmio sia sul canone d'affitto che sul riscaldamento.
Tra l'altro, come ci fanno notare alcuni negozianti di corso Garibaldi e corso Campi, il passaggio di gente continua a calare: "Possiamo stimarlo in un 30% in meno rispetto ad un anno fa. Se continuano a costruire centri commerciali in periferia, chiudiamo tutti".
Nelle foto i negozi di Enel-Iliad in corso Garibaldi e Aspm in corso Campi, il liutaio all'angolo di via Milazzo, il negozio del Papiro e, sul lato opposto, il vecchio negozio chiuso perchè troppo grande (e caro)
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commenti
Patrizia Signorini
4 marzo 2024 14:30
Dalla prossima volta, usate direttamente il format degli annunci funebri, sarebbe coerente
Gianluca
4 marzo 2024 19:22
bella questa
Gianluca
4 marzo 2024 19:21
Il fenomeno pensava che bastasse la pavimentazione di pregio (800000 euro buttati via) per ravvivare il commercio in corso Garibaldi.
Anna
5 marzo 2024 07:18
La crisi continua non è sparita perché hanno aperto questi tre negozietti vorrei far notare che le botteghe di liuteria qui a cremona sono 167 botteghe non credo che tutte lavorino anche se cremona è la capitale del violino.
Luciano
5 marzo 2024 11:25
Non concordo assolutamente con il commento di “alcuni commercianti “
Giuseppe
6 marzo 2024 10:19
La concorrenza dei centri commerciali è aggravata, con effetto micidiale per il centro Cremona, dalla pessima gestione della ZTL, troppo estesa, e respingente all'accesso. ZTL trasformata in triste parcheggio dei residenti.
Dove possono circolare le auto (Porta Po, Porta Venezia, Porta Milano, .....), i negozi non hanno le saracinesche abbassate. Perché non aprire un senso di marcia in Corso Garibaldi e in Corso Mazzini?
La ZTL è troppo estesa !!!
Grazie per l'ospitalità.