14 maggio 2021

La danza protagonista al Ponchielli con Love Poems, martedì 18 maggio alle 20

La danza è protagonista al Teatro Ponchielli martedì 18 maggio (ore 20.00), con Love Poems e i danzatori della MM Contemporay Dance Company, realtà di eccellenza della danza italiana. Verranno proposte per questa serata tre coreografie: Duetto Inoffensivo, Brutal Love Poems, Vivaldi Umane passioni, lavori uniti dal comune denominatore di una spiccata musicalità e caratterizzati da una forte implicazione tanto interpretativa quanto tecnica, capace di mettere in luce la versatilità stilistica e la bravura dei danzatori. Da un brano all’altro, la danza diventerà tutt’uno con la musica, sposandone la ricchezza compositiva grazie a coreografie che privilegiano il movimento, la plasticità, ma anche l’importanza del singolo gesto. 

DUETTO INOFFENSIVO nuova produzione 2020

 

estratto da Rossini Cards

coreografia Mauro Bigonzetti

musica di Gioacchino Rossini

assistente alla coreografia Roberto Zamorano

luci Carlo Cerri

costumi Helena De Medeiros

interpreti Emiliana Campo, Fabiana Lonardo

Un duetto appassionato e intenso, a firma di Mauro Bigonzetti: nelle due donne in scena c’è condivisione, intesa, ma anche disaccordo, e ritroviamo condensati i caratteri e le storie di più personaggi femminili. Dal loro incontro, in un ripetersi e alternarsi continuo di complicità e conflitto, ne nasce uno scambio di energie, sentimenti ed emozioni legate alle delusioni d’amore.

BRUTAL LOVE POEMS nuova produzione 2020

coreografia Thomas Noone

musica di Jim Pinchen

Interpreti Dylan Di Nola, Lorenzo Fiorito, Matilde Gherardi, Annalisa Perricone

“Ti amo così tanto da star male. Spero che anche tu soffra quanto me ..."

Crudo e dinamico, Brutal Love Poems esplora il lato “selvaggio” che nascondiamo dentro di noi e che si rivela solo nei momenti più intimi. In qualche modo questa rivelazione, del nostro essere più primordiale, terribile e brutale, si manifesta forse sempre e solo davanti chi è più vicino a noi, alla persona che amiamo.

Un'opera astratta, non narrativa, in cui la risonanza dei movimenti echeggia e si combina per formare un tutto, cercando di intrattenere, provocare e sedurre.

VIVALDI UMANE PASSIONI V

coreografia Michele Merola

musica di Antonio Vivaldi

luci Cristina Spelti

costumi Carlotta Montanari

danzatori Emiliana Campo, Dylan Di Nola, Lorenzo Fiorito, Fabiana Lonardo, Annalisa Perricone, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa

Coproduzione Teatro Ristori di Verona 

Prima Nazionale: 1 febbraio 2019 - Teatro Ristori di Verona

Ad ogni creazione, Michele Merola punta più in alto, convinto che sia possibile esprimere, in danza, gioie, tenerezze, rabbia, attese, pulsioni, tormenti. Per il coreografo, restituire il fuoco delle passioni a corpi contaminati dalla vita, è, da sempre, conditio sine qua non per rappresentare il senso dell’esistere sulla Terra. Ed è nelle pagine dei grandi compositori che Merola ama ricercare prospettive, simmetrie, assonanze tra l’umano sentire e la musica. Nasce da questa volontà l’incontro con Antonio Vivaldi, per una nuova produzione dove “il rapporto tra musica e movimento fa la parte da leone”, dice Merola. 

Partendo dai migliori brani di Vivaldi e dalle suggestioni provenienti dalle opere pittoriche di Marc Chagall, Michele Merola ha realizzato Vivaldi Umane passioni: “Con Vivaldi e la musica barocca riscopro l'amore per il puro disegno coreografico, mentre l’ispirazione che trovo nei quadri di Marc Chagall - opere come Il compleanno (1915), Sulla città (1918), Amore sulla scena (1920), Introduzione al teatro ebraico (1920) - ,  ha guidato il mio lavoro verso le passioni umane, l’evasione dal quotidiano per staccarsi da terra, l’ascolto delle emozioni interiori. In entrambi gli artisti, avverto una grande voglia di vita, bellezza, eleganza nel vivere”.

Alcuni degli spartiti più noti del compositore si specchiano nei percorsi di Merola: i concerti per violino La Follia, L’Inquietudine, L’Estro Armonico, Il Favorito esprimono al meglio i sentimenti che scandiscono la vita di ognuno. Di fronte a questa grazia suprema, al vortice di intensità sonore e ricchezza di timbri, Merola pigia l’acceleratore delle dinamiche di movimento per sviluppare riflessioni nuove. Da “atleta del cuore”, e dei suoi anfratti più segreti, il coreografo visualizza quei temi con intimo coinvolgimento e taglio fortemente contemporaneo, li scolpisce in danza e nell’aria con la stessa passione e lo stesso furore dettati dalle note. Alimentato dalle due Arti, il dialogo che si crea, intenso, equilibrato per bilanciamento di forze, arricchisce e nutre l’immaginario dello spettatore per complessità e ricchezza compositiva. È un gioco a scacchi nel quale musica e corpi si inseguono, si affrontano, si accavallano, in una dinamica rappresentativa che il connubio rende ancora più intensa.  (Ermanno Romanelli)  


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