2 febbraio 2023

La Loggia dei Militi come un Bargello cremonese e il museo della scultura al piano superiore. La proposta dell'architetto Enrico Maria Ferrari

La Loggia dei Militi come un Bargello cremonese, con un museo della scultura collocato negli uffici al piano superiore, che raccolga le testimonianze scultoree del Novecento. E’ la proposta dell’architetto Enrico Maria Ferrari per risolvere l’annoso problema della collocazione del gruppo di Ercole, deposto contro il muro di fondo sotto la loggia dei Militi nel 1962, dopo essere stato rimosso da porta Margherita (poi porta Romana) al momento della sua demolizione avvenuta nel 1910, di cui ha scritto Cremonasera (leggi l’articolo). Cremona vanta una tradizione gloriosa nel campo della scultura: da Alceo Dossena a Pietro Foglia, da Dante Ruffini a Mario Coppetti, da Ercole Priori a Giovanni Solci, solo per citarne alcuni. “Aggiungerei a quanto scritto che non è solo un problema legato allo spazio porticato del Palazzo dei Militi - argomenta l’architetto Ferrari - riguarda anche lo scarso interesse che la città di Cremona ha sempre dimostrato per la scultura. É sufficiente osservare la fotografia che avete pubblicato, per capire cosa non si è mai capito da tempo. Qui un breve richiamo potrebbe essere utile ai lettori. 

Il magnifico Portale di Palazzo Stanga-Rossi - ricorda Ferrari - è finito al Museo del Louvre nonostante i proprietari ne avessero proposto l’acquisto al Comune nel 1870, ci si accontentò di un calco oggi in Sala Quadri. Altro esempio, il Lascito del Marchese Ala Ponzone prevedeva e finanziava la realizzazione di una scuola e un museo di scultura, per rilanciare una tradizione secolare. Grandi scultori, come si sa, hanno lavorato a Cremona, da Wiligelmo a…. Ercole Priori e tanti altri a noi contemporanei. La nostra storia è ricca ma negletta! Diderot affermava che: “La scultura presuppone un entusiasmo più ostinato e profondo, più forte e pacato nell'apparenza, più di quel fuoco coperto e nascosto che ribolle dentro; è una musa violenta, ma silenziosa e segreta.”  Lo spazio ampio e magistrale del portico del Palazzo dei Militi - conclude Ferrari - l’ho sempre immaginato trasformarsi nel portico del Bargello cremonese, e magari gli uffici soprastanti in un museo della scultura. Chissà un giorno, perché no?

 

Fabrizio Loffi


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