25 maggio 2024

La Madonna di Caravaggio torna a San Savino dopo il restauro

Quella alla Beata Vergine di Caravaggio, patrona della Diocesi di Cremona insieme a Sant’Omobono, è una devozione che supera i confini del santuario di Santa Maria del Fonte: una venerazione capillare in molte parti del territorio, varcando anche i confini diocesani e nazionali.

E proprio il 26 maggio, nel giorno anniversario dell’Apparizione, la parrocchia di San Savino, nell’omonima frazione della città di Cremona, presenterà alla comunità parrocchiale la tela restaurata della Madonna di Caravaggio, esposta alla venerazione dei fedeli nel primo altare laterale di destra della chiesa parrocchiale.

Durante il Rosario delle 21 avrà luogo la presentazione ai fedeli, a cura del parroco don Gianluca Gaiardi, che a livello diocesano ricopre anche l’incarico per i Beni culturali. Un secondo momento celebrativo sarà la Messa delle 20.45 di lunedì 27 maggio (giorno in cui quest’anno slitta la solennità in diocesi).

Un dipinto, di autore anonimo, che ritrae proprio il momento dell’Apparizione secondo l’iconografia tradizionale, con Giannetta in ginocchio e cui Maria impone da mano sul capo. Sullo sfondo, tra la natura, la facciata della chiesa parrocchiale di Caravaggio che, nei dipinti più antichi, veniva rappresentata al posto del Santuario per identificare il luogo dell’Apparizione.

L’opera fu probabilmente commissionata dalla famiglia Pallavicini, come testimonia lo stemma presente sul dipnto. La tela, restaurata dallo studio Marchetti di Brescia, grazie al contributo della Fondazione comunitaria della Provincia di Cremona, torna quindi nella chiesa di San Savino, dopo il completamento dell’intervento iniziato lo scorso gennaio.

«Dagli anni ’60, con il Concilio Vaticano II, la Beata Vergine di Caravaggio è, per volere del vescovo Danio Bolognini, patrona della nostra Diocesi – spiega don Gianluca Gaiardi –. Da quel momento in poi il culto dell’Apparizione si è diffuso su tutto il territorio diocesano». «Ma non dobbiamo dimenticare il fatto che il Santuario è sempre stato gestito dalla Diocesi – ha aggiunto –. Quindi, parlando della diffusione del simulacro della Madonna, è normale che i sacerdoti diocesani abbiano sempre sentito in prima persona questo sentimento di custodia e questa volontà di diffonderlo».

In città un’altro dipinto che ritrae la Madonna di Caravaggio, un tempo conservato in Cattedrale, è attualmente custodito al Museo diocesano: si tratta de L’apparizione a Caravaggio della Madonna di S. Maria del Fonte. Vergine e Santi, di Angelo Innocente Massarotti.

Alla Beata Vergine di Caravaggio a Cremona è anche intitolata la chiesa parrocchiale di viale Concordia, accanto all’Ospedale.

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