La Pax natalizia di Vivaldi cantata, come emozione, dal Coro Polifonico Cremonese
Se si vuol capire il motivo per cui il Gloria in re maggiore di Antonio Vivaldi sia un brano di forte spessore natalizio, lo si trova nell’Andante che scandisce il versetto Et in terra pax hominibus. Un brano corale in cui la capacità del Prete Rosso di elaborare contestualmente il tessuto armonico come la linea melodica degli archi, si fa mirabile meditazione proprio sul tema della pace tra gli uomini. E cosa c’è di più natalizio se non questo concetto. Se non la serenità dell’animo in questo periodo dove si accoglie quel bambino che è nato e che ci è stato dato.
Ecco perché la scelta del Coro Polifonico Cremonese di riproporlo, nella chiesa di Sant’Ilario, è stata felice. Altrettanto felice l’interpretazione proposta dalla direzione di Federico Mantovani del duetto di voci femminili Federica Zanello (soprano), Nadya Petrenko (contralto), dall’organista Marco Molaschi e dall’Orchestra Magma Musica con la violinista Angela Alessi (spalla dell'ensemble).
Mantovani ha scelto un’interpretazione personale. Con stacchi di tempo rapidi, si veda proprio l’Andante del Et in terra. Stile raffinato anche i pezzi solistici con Zanello e Petrenko precise nell’intonazione come nell’infondere partecipazione emotiva ai versetti della preghiera. Bene la concertazione con l’oboe e con il basso continua affidata all’organo e al violoncello. Sostanzialmente precisi tutti i fiati che hanno ruolo fortemente espressivo nelle grandi parti a quattro voci.
Da parte sua il Coro ha risposto con ordine alle sollecitazioni di Mantovani che è riuscito a tenerlo in tensione interpretativa dall’inizio alla fine. L’orchestra del Magma Festival ha fatto, con ordine e bravura, la sua parte di accompagnamento, rendendo la partitura vivaldiana nella sua freschezza e nella sua intensità. E’ un complesso questo che sta veramente salendo di qualità, rispetto ad ogni esibizione pubblica.
La seconda parte del concerto, a cui si è aggiunto il Coro di voci bianche dell’Istituto “Beata Vergine” preparato dal maestro Silvia Galli, è stata dedicata, come ovvio che sia per un concerto di Natale ai canti della tradizione.
Pregevolissime le armonizzazioni con cui sono state proposte partiture note come l’Adeste fideles e Stille nacht. Mantovani ha lavorato su armonizzazioni che hanno regalato emozioni davanti a testi molto conosciuti. Ha proposto anche una sua composizione l’Angelo. Sicuramente suggestiva e ricca di mistero.
Ottimo l’esordio del Coro delle voci bianche dell’Istituto ‘Beata Vergine’. Partito un po’ intimorito dal folto pubblico presente, si è poi sciolto di pezzo in pezzo. Ha mostrato tutto il lavoro, prezioso, fatto da Silvia Galli. Un ottimo esempio di come si possa fare dell’educazione musicale di livello anche con bambini assai piccoli. Un plauso.
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