La storia di un luogo indissolubilmente legato alla città. "La Chiesa di Santa Lucia in Cremona": il nuovo libro che ripercorre i secoli della chiesa fra arte, achitettura e musica
Secondo la tradizione voluta dalla regina Teodolinda nel 621, la chiesa dedicata a santa Lucia, che sorge nell’omonima piazza, risulta essere una delle più antiche di Cremona. Una storia lunga secoli che ha visto la nascita e la trasformazione di quello che non è solamente un edificio sacro, ma un luogo di devozione alla santa più amata dai bambini.
Nel pomeriggio di sabato 14 dicembre, proprio nella chiesa di Santa Lucia, è stato presentato il libro che non si limita a raccontarne la storia, ma che per la prima volta raccoglie al suo interno informazioni e segreti che si sono persi fra un’epoca e l’altra.
La Chiesa di Santa Lucia in Cremona è molto più che un semplice libro, è una vera e propria dichiarazione d’amore che gli autori hanno voluto dedicare a un luogo, per loro e molti altri, tanto caro quanto speciale. A dare vita all’opera sono stati mons. Pietro Bonometti, maestro d’arte, Silvia Cibolini, insegnante di Lettere e curatrice del libro, Cele Coppini, storica dell’arte, don Paolo Fusar Imperatore, sirettore dell’Archivio Storico Diocesano di Cremona, Floriana Petracco, esperta in edilizia storica e restauro, Marco Ruggeri, docente di organo e musica liturgica, Miriam Turrini, docente di musicologia e beni culturali, e Giorgio Voltini, storico dell’arte.
Don Antonio Bandirali, parroco dell’unità pastorale sant’Omobono (di cui fa parte la chiesa di Santa Lucia) ha aperto la presentazione spiegando che «molto è stato fatto per restaurare la chiesa, ma i costi sono stati alti, e ancora adesso ci stiamo impegnando per saldare il debito. La metà delle spese sono state coperte da una benefattrice che ha espresso il desiderio di rimanere anonima, la stessa che ha deciso di finanziare le spese di pubblicazione del libro». Don Bandirali ha poi aggiunto che «il libro non è stato pensato per ripagare le spese del restauro, ma è nato dal desiderio di voler raccontare la storia della chiesa di Santa Lucia», un luogo di culto, scrive nella prefazione «indissolubilmente legato alla città».
Poi, a sorpresa, don Bandirali ha rivelato che proprio in occasione della presentazione dell’opera l’Inner Wheel Club di Cremona si è detto intenzionato a finanziare le spese per il restauro della statua di santa Lucia presente nella navata sinistra della chiesa.
Gli autori per due anni hanno ricercato all’interno degli archivi cittadini le fonti e le testimonianze del passato per rintracciare le di una chiesa, Santa Lucia, mai raccontata fino ad oggi.
Un significativo contributo è arrivato anche dal fotografo Cristian Chiodelli, che con i suoi scatti ha ulteriormente arricchito il volume appena pubblicato immortalando tutte quelle opere che nel corso dei secoli sono state spostate da Santa Lucia per essere conservate all’interno di alcuni musei del territorio.
Alla presentazione è intervenuto anche don Gianluca Gaiardi, incaricato diocesano per i Beni culturali ecclesiastici, che ha evidenziato l’importante contributo artistico che la chiesa di Santa Lucia offre alla città, e nel farlo ha voluto ringraziare «chi davvero ha potuto far sì che questo nostro ritrovarsi diventi un momento di scoperta. Vedendo così tanta gente qui, dopo la solennità di ieri, mi fa pensare che tanti adulti credono ancora in santa Lucia». E proprio come nel libro appena presentato «la tradizione, la storia e la bellezza di questa città va indagata, e posso dire che già lo stiamo facendo».
Ripercorrendo i passi che hanno portato alla pubblicazione, Silvia Cibolini, curatrice dell’opera, ha spiegato che «il primo passaggio è stato andare a ricercare quello che era già stato scritto su Santa Lucia, ma ci siamo subito accorti che al riguardo c’era molto poco. Da questa prima indagine abbiamo convenuto sulla stesura di un volume scientificamente accurato che contenesse tutte le informazioni trovate».
«Le prime fonti raccontano della chiesa nel suo passato medievale, e i documenti erano contenuti all’interno dell’archivio diocesano – ha spiegato la curatrice del volume –: si parla di un luogo dal grande valore storico e civile, ma soprattutto devozionale». E ancora: «Alla fine del 1500 la chiesa era retta dalla congregazione dei Padri Somaschi, che edificarono una chiesa più ampia della precedente insieme a un complesso monastico, nei secoli alienato e oggi non più visibile».
La Chiesa di Santa Lucia in Cremona non presenta solo un’analisi storica della struttura, ma si sofferma anche sullo studio dell’eredità artistica. Ha infatti spiegato la professoressa Cibolini che «i primi affreschi possono datarsi intorno al 1200, gli ultimi lavori sono invece quelli relativi alla decorazione a fresco della volta, restaurata negli ultimi anni. Particolare attenzione è stata rivolta anche alla scultura, abbiamo infatti osservato la presenza di alcune statue lignee seicentesche».
Santa Lucia ha fatto parlare di sé anche nel mondo della musica. Tarquinio Merula, storico compositore e organista di Busseto naturalizzato cremonese, era particolarmente legato alla chiesa, luogo che poi divenne addirittura la sua tomba intorno alla fine del 1600. Non è un caso che l’organo presente in Santa Lucia sia stato costruito proprio nel periodo della morte del compositore, quasi a volere dimostrare che l’eredità del musicista continua a vivere attraverso lo strumento.
Come a suggellare l’unione fra la chiesa di Santa Lucia e la storia musicale cremonese, gli interventi musicali del liutaio Marcello Villa e dell’organista Alberto Pozzaglio hanno arricchito ulteriormente il momento culturale, andando a separare gli interventi dei relatori con un duetto di organo e violino.
La presentazione dell’opera La Chiesa di Santa Lucia in Cremona è stata anche un’importante occasione per poter contribuire in maniera concreta ai massicci lavori di restauro che ancora interessano la chiesa. I proventi del libro, raccolti attraverso la forma dell’offerta libera (a partire da un minimo di 30 euro) saranno infatti destinati alle spese legate al restauro della volta della chiesa di Santa Lucia.
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