19 ottobre 2024

Lo straordinario record di Torricella del Pizzo: 579 abitanti (più altri 142 residenti all'estero) e ben tre centenarie

Chi arriverebbe anche solo ad immaginare che in un gruppo di 579 persone ci possano essere ben tre centenari? Forse nessuno “scommetterebbe” su una cosa del genere. Invece Torricella del Pizzo, piccolo borgo rivierasco ad  ormai “due passi” da Casalmaggiore, ha il suo speciale e bel primato. Il comune, va detto per onor di verità e di “pignoleria” ha, carte alla mano, 721 abitanti ma 142 di questi sono i cosiddetti Aire che, per farla semplice e rendere tutto comprensibile a tutti, sono i residenti all’estero. Quelli che vivono effettivamente in quella laboriosa “fettaccia di terra” (per dirla come Giovannino Guareschi) bagnata dal Grande fiume, sferzata dalla calura e dall’afa estiva e pienamente ovattata dalle nebbie invernali, sono 579 fra uomini e donne, tutti compresi. Se è vero che è ancora a distanza di sicurezza la quota dei 280 abitanti della non lontana Derovere (il Comune più piccolo della provincia), è altrettanto vero che Torricella del Pizzo si “difende” bene e si assesta, comunque, tra i Comuni comunque più piccoli della provincia di Cremona.

Ma qui il primato è un altro ed è quello di tre donne che, insieme, raggiungono i 301 anni. L’ “alfiere” di questo gruppo è Maria Guarneri con i suoi 101 anni (è nata il 6 agosto 1923) seguita da Rosina Anadotti e Ada Sottili, che hanno entrambe 100 anni (Rosina Anadotti li ha compiuti l’11 agosto e Ada Sottili il 27).

Nate tutte ad agosto trascorrendo tutta la loro esistenza a Torricella del Pizzo, tutte custodi sapienti, tenaci e generose dei saperi e delle tradizioni di un tempo. Rosina Anadotti (penultima di 7 fratelli) e Maria Guarneri si sono sempre divise tra la cura dei campi (e da queste parti, dove l’agricoltura è da sempre il settore trainante) e quella della famiglia. Per Ada Sottili, l’ultima delle tre ad avere tagliato il traguardo del secolo, va fatto un discorso aggiuntivo. Infatti la sua famiglia ha sempre avuto il forno a legna, l’unico di tutto il paese: un vero e proprio simbolo di quella civiltà contadina e agreste che è linfa ed essenza di questi territori. In questo mitico forno gli abitanti del paese per decenni hanno portato a cuocere pane, torte e dolci ma anche arrosti e tante altre specialità della gustosa ed appetitosa gastronomia locale. Ada è quindi testimone vivente di una tradizionale artigianale e campagnola che, per tanto tempo, ha unito letteralmente il paese non solo nelle grandi occasioni “comandate” ma anche, e soprattutto, nella quotidianità. Torricella del Pizzo, luogo di antiche origini e con una storia più che mai legata ai mutamenti e ai comportamenti del Po, si tiene stretto questo speciale primato, celebrato in tutte le occasioni alla presenza del sindaco Alessandro Farina e del vicesindaco Cristina Fadani, e guarda avanti, con la tenacia di sempre, lungo il solco della storia e del tempo.

Eremita del Po

Paolo Panni


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