26 febbraio 2021

Lombardia verso la zona arancione, attesa oggi la decisione del Cts Corsa alle vaccinazioni a Soncino (nell'ex filanda)

Da lunedì la Lombardia sarà in zona arancione. Dopo il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, si attende oggi la decisione del Cts. A Soncino, l’unico comune cremonese in zona arancione rinforzata, da questa mattina la gente è in fila nell’hub vaccinale presso la Filanda Meroni, nella corsa alla vaccinazione, che interessa 2.500 persone: 614 persone over 80 e 1.941 persone tra i 60 e i 79 anni.

I nuovi dati indicano che ormai è iniziata la terza ondata della pandemia, che interessa soprattutto persone con una vita sociale, a scuola o nel mondo del lavoro: dei nuovi 4.351 infettati ieri in regione, ben 1.618 persone hanno infatti un’età compresa tra i 25 e i 49 anni. A Milano, Bergamo e Brescia il 60 per cento dei nuovi contagi si verifica fra gli under 50. A Milano ( con Rt stabilmente sopra 1 da dieci giorni) Ats denuncia un balzo dei contagi scolastici del 33 per cento in una settimana. I contagi tra gli under 18 sono 667, tra i 18 e i 24 anni 369.

Come nella seconda ondata di novembre, finiscono per ammalarsi i genitori e i lavoratori ( 969 contagi ieri fra 50 e 64 anni), mentre gli anziani, chiusi a casa, sono più protetti: 359 casi fra 65-74 e 369 tra gli over 75. Purtroppo però le conseguenze per loro continuano ad essere più gravi: 35 sono gli anziani morti sui 44 decessi totali in Lombardia, mentre fra gli adulti sotto i 50, due sono le vittime. Sono già in zona rossa Bollate, Viggiù e Mede e in zona arancione rinforzata tutta la provincia di Brescia, otto Comuni della Bergamasca e Soncino mentre nuove zone a rischio crescono in tutte le province.

Superata già la soglia di allarme dei 250 contagi settimanali ogni 100 mila abitanti in altri 18 Comuni ( Vimodrone, Santo Stefano Ticino, Gaggiano, Binasco, Besate, Motta Visconti, Gessate, Pozzuolo Martesana, Vermezzo, Liscate, Paullo, Tribiano, Colturano, Casalmaiocco, Cerro al Lambro, Corte Palasio, Castiraga Vidardo, Caselle Landi). Un contagio che si estende a macchia di leopardo in tutta la Lombardia, con una progressione allarmante: se nel Bresciano i contagi settimanali ormai sono a quota 300 ogni centomila abitanti e continuano a crescere, Milano è ancora a 130 ogni centomila ( con aumento dei casi settimanali del 25%). Varese e Como sono messe un po’ peggio ( 160 con aumento dei casi del 25- 30%), mentre Pavia, Sondrio, Lodi, Monza e Brianza hanno valori sufficientemente buoni (tra i 100 e i 150 con un aumento dei casi contenuto del 10-20 per cento), Lecco e Mantova (attorno a 160, casi stabili).

Ma quello di ieri è in ogni caso un bollettino di guerra: a fronte di 51.473 tamponi effettuati, sono 4.243 i nuovi positivi (8,2%), quasi i doppio rispetto al giorno precedente. Crescono i ricoveri nei reparti (78 in più in un giorno, il 15 per cento in più in una settimana) e le Terapie intensive lombarde sono sopra la soglia critica del 33 per cento dei letti occupati ( 407 letti, uno in più rispetto a 24 ore prima).

Per Palazzo Lombardia la priorità sarebbe quella di non fermare il terziario, ristorazione e pubblici esercizi, che nello scenario arancione dovranno tornare ad abbassare le saracinesche. Fra i commercianti l’allarme è alto: scampato l’arancione venerdì scorso, oggi potrebbe arrivare un nuovo stop. Purtroppo la situazione sanitaria non lascia prevedere nulla di buono.


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