A Crema il rifacimento del Ponte sul Serio di via Cadorna con la prospettiva di una lunga chiusura con la città spaccata in due, stanno animando la discussione in città arrivando persino in Parlamento. E' infatti di queste ore la notizia dell'interrogazione parlamentare che il Movimento Cinque Stelle Cremasco, attraverso la Deputata Valentina Barzotti, ha depositato alla Camera dei Deputati, rivolta ai Ministri della Cultura e delle Infrastrutture.
"Il sindaco Fabio Bergamaschi, da Assessore, ha avuto la competenza su quel ponte per dieci anni consecutivi, senza che nessuno lo ostacolasse. In tutto questo tempo ha fatto poco o nulla. - afferma il Movimento 5 Strelle cremasco - La responsabilità di questo fallimento annunciato è solo sua. Ecco perché abbiamo chiesto che il primo cittadino si faccia da parte e perché abbiamo interessato i nostri parlamentari. Abbiamo depositato un'interrogazione alla Camera dei Deputati per cercare di smuovere le acque, nell'esclusivo interesse dei cittadini Cremaschi, con l'obiettivo di evitare scelte catastrofiche per la città, come sarebbe la chiusura del ponte per un intero anno. Pur al di fuori del Consiglio comunale, continuiamo a stimolare la politica cittadina con ogni strumento a nostra disposizione, solo per il bene della città e dei Cremaschi".
Intanto a Crema si alzano i toni dello scontro. Il consigliere comunale e capogruppo della Lega Andrea Bergamaschini risponde alle dichiarazioni del Sindaco di Crema in merito al Ponte di Via Cadorna. "Ci siamo mossi in maniera informale” basterebbe questa frase per certificare l'inadeguatezza della Giunta Bergamaschi - esordisce così il consigliere comunale della Lega Andrea Bergamaschini. Nel corso degli incontri fatti con il tessuto economico i commercianti mi hanno riferito di non essere stati né sentiti direttamente e nemmeno tramite le associazioni di categoria. Probabilmente il sindaco avrà sentito qualche entità segreta, ma non coloro che subiscono questo enorme danno.
La priorità erano cittadini e commercianti e il sindaco li ha completamente trascurati. La sua risposta denota arroganza e inadeguatezza su un argomento affrontato male quando era assessore ai lavori pubblici e gestita peggio adesso da Sindaco. Basta sorrisini mendaci al taglio dei nastri dove l’amministrazione non ha alcun merito politico, il sindaco deve capire che non è in gita e che la ricreazione è finita!Ci fa piacere che il sindaco, senza bisogno di suggerimenti, abbia pensato a dei ristori [sarebbe interessante sapere se prima o dopo la mozione], peccato che ad oggi non sia stato creato alcun capitolo in merito nel bilancio e nemmeno definiti i criteri e gli importi. Sarà anche questo un pensiero "informale" non sostenuto da azioni ed esclusivamente rinchiuso nella mente del Sindaco e della sua Giunta? Io francamente sono indeciso se sia un episodio di sonnambulismo dove non si comprende la distanza tra sogno o realtà o se si tratta di un caso ancor più grave: quello di fanfarone!"
Laura Zanibelli, consigliere comunale di Forza Italia per Crema chiede addirittura la sospensione del progetto.
"Come Forza Italia siamo fermamente contrari alla chiusura del ponte di via Cadorna, perché genererà enormi disagi sia per la cittadinanza che per i commercianti e le attività produttive in termini viabilistici, economici e sociali. Pensiamo a tutti coloro che devono portare i figli a scuola, a tutti coloro che devono recarsi in centro e non sono nelle condizioni di utilizzare autoveicoli e a tutti i commercianti che vedranno calare i clienti e le entrate economiche. Per questo Forza Italia chiede all’Amministrazione di sospendere il progetto della chiusura del ponte di via Cadorna e di riprogrammare i lavori per il 2026. Il ragionamento è semplice: o il ponte è pericoloso, e in questo caso vogliamo vedere una perizia tecnica che acclari la pericolosità, ma allora sarebbe da chiudere o mettere in sicurezza subito, cosa che non vogliamo e che non è auspicabile. Oppure il ponte ha bisogno di essere sistemato, ma è sicuro e può ancora essere utilizzato fino a settembre e oltre; in questo caso iniziare l’iter a settembre 2024 o a settembre 2025 non cambia di molto. D’altronde è dal 2021 che questa amministrazione sta tergiversando su questo intervento di riqualificazione, facendo solo pasticci, e a settembre saranno passati già 3 anni senza soluzioni. Crediamo, allo stato dell' arte della conoscenza, che con il ponte sicuro, un ulteriore anno di attesa per la riqualificazione non comporti rischi aggiuntivi. Cosa invece cambierebbe nell’avere ancora due anni di tempo: si potrebbe seriamente contattare progettisti e imprese esperte nel campo, per studiare un progetto, anche più costoso se dovesse servire, che però contempli nel progetto ad esempio viabilità a senso unico alternato e un passaggio ciclopedonale in sicurezza. Ovviamente in pochi mesi questo non sarebbe possibile, ma avendo tempo e volontà, una buona amministrazione potrebbe trovare interlocutori seri e competenti per una soluzione adeguata che permetta di riqualificare il ponte in sicurezza senza chiuderlo. In questo modo si riuscirebbe a contemperare la necessità della riqualificazione e i legittimi interessi sociali ed economici dei cittadini, dei commercianti e delle attività produttive".
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